Il mercato del welfare aziendale è in espansione, abbiamo chiesto a Anna Zattoni, Presidente e Co-founder di Jointly una dichiarazione a riguardo
“L’acquisizione da parte di Edenred di Easy Welfare rischia di spostare il focus del welfare sempre più da un concetto di servizi alla persona a quello dei flexible benefit – buoni pasto, carte carburante, tempo libero – ben lontano dal nostro concetto di welfare che parte dai bisogni dei singoli lavorando sul benessere delle persone e delle organizzazioni. Il welfare aziendale basato su questi bisogni è il vero fattore di successo delle politiche di welfare. Gli incentivi fiscali previsti dalle normative non devono essere il fine, bensì il mezzo attraverso cui finanziare progetti che abbiano una ricaduta significativa sulla qualità di vita di chi lavora”. Questa la dichiarazione di Anna Zattoni, Presidente e Co-founder di Jointly, provider che mette in campo la propria esperienza di progettazione di piani welfare coerenti con gli obiettivi, la cultura aziendale e i bisogni delle persone. Poiché è importante che i dipendenti siano a conoscenza dei servizi a loro offerti e delle modalità attraverso le quali poter al meglio soddisfare i propri bisogni, Joinlty pianifica vere e proprie campagne specifiche per far conoscere i vantaggi del piano welfare a tutte le persone che lavorano in azienda.
A tal fine i servizi di people caring offerti sono finalizzati a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, il clima interno e la produttività. “Ne sono un esempio i nostri servizi Push To Open, Fragibilità e Kidintown. Tutti e tre sono servizi che hanno un impatto positivo sui dipendenti e sulle loro famiglie e di conseguenza sull’intera società. A dimostrarlo è uno studio che abbiamo commissionato ad un’agenzia di consulenza esterna, in cui si rendiconta anno su anno l’impatto sociale – positivo – dei progetti di welfare orientati al People Caring” ha continuato Zattoni. Molti i clienti che hanno scelto di usufruire dei servizi di Jointly (tra questi Axa, Deloitte, Esselunga, Eni, Enel, Ferrovie dello Stato Italiane, Poste Italiane, Unicredit, Intesa SanPaolo, Vodafone, Mattel…) che oltre ai grandi brand è attento anche a aziende meno strutturate, cercando sempre di rispondere ai bisogni di chi lavora in piccole e medie imprese.
Considerata una dimensione del mercato del welfare aziendale sempre più in espansione, Zattoni ribadisce che la mission di Jointly “sarà sempre orientata ad un piano di crescita che sia il più vicino possibile ai temi della conciliazione vita-lavoro, ampliando sempre più la rete di servizi di qualità offerti” e conclude “se capiremo che per poter garantire tutto questo sarà strategico prevedere scelte di investimento o siglare nuove partnership saremo in prima linea”.
Lucia Medri
Le nuove dinamiche del welfare aziendale: l’integrazione dei public benefit
Agosto 28, 2024