Più welfare integrativo per la categoria più numerosa dei lavoratori italiani: un aumento da 200 a 250 euro per i flexible benefit
Il welfare aziendale si rafforza anche nei contratti nazionali di categoria. O almeno questa è l’intenzione condivisa dalle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil nel settore metalmeccanico. La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, in scadenza a fine anno, prevede un aumento da 200 a 250 euro per i cosiddetti flexible benefit. A dire il vero già tre anni fa la categoria dei metalmeccanici (un milione e mezzo circa di lavoratori interessati) aveva avuto l’intuizione di inserire molto welfare integrativo nel rinnovo contrattuale: a esempio una quota di 150 euro per una polizza collettiva di sanità integrativa. Quest’anno oltre agli incrementi di prestazioni welfaristiche (dai buoni spesa ai buoni benzina, per intenderci) la piattaforma predisposta dai sindacati punta anche a un aumento di denaro in busta paga. Una esigenza per cercare di incrementare i salari della categoria più numerosa dei lavoratori italiani.
Nelle organizzazioni sindacali continua il dibattito (che abbiamo documentato dando conto del recente seminario della Cgil sui confronti del welfare contrattuale in Europa) tra denaro e benefit. Resta il fatto che i metalmeccanici vantano il fondo pensioni più ricco, Cometa, e il più grande fondo di sanità integrativa, Metasalute.
Marco Barbieri
Le nuove dinamiche del welfare aziendale: l’integrazione dei public benefit
Agosto 28, 2024