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19 Marzo 2020

A Bologna il welfare è green e pensa in maniera sostenibile

welfare sostenibile

Bologna diventa laboratorio sui temi dell’ecologia: da Ima a Lamborghini, Ducati, GD-Coesia, Marposs e fa da apripista in Italia sulla contrattazione di secondo livello improntata alla riconversione ecologica

Non è un caso che proprio nel capoluogo sia alta la percentuale di contrattazione innovativa relativa ai temi green, purtroppo l’impegno fatica ad essere omogeneo in quanto le policy relative alla sostenibilità possono essere adottate da aziende evolute in termini di leadership produttiva, internazionalizzazione e investimenti, mentre le piccole o medie imprese, anche se volonterose, non riescono ad applicarle.

Fiom For Future è il nome che raccoglie tutti i progetti per il miglioramento ambientale e la mobilità sostenibile che coinvolgono per ora “il 4% delle aziende con cui abbiamo sottoscritto accordi aziendali nell’ultimo triennio ma più del 12% dei lavoratori”, come afferma Michele Bulgarelli, segretario generale della Fiom Cgil di Bologna, nell’articolo di Vesentini Ilaria apparso gli scorsi giorni sulle pagine del Sole 24 Ore Lavoro

Ima – leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffé – è stato il primo, nel 2017, a introdurre un indicatore green per misurare il premio di risultato, e oggi è all’avanguardia rispetto al fronte della mobilità integrata sostenibile in logica di filiera e territorio, partendo però sempre dalla contrattazione sindacale di secondo livello. Sulle vie di Ozzano inizierà a circolare il primo CityBus collettivo-aziendale, frutto di un’intesa pilota tra Ima, Rsu e Regione Emilia-Romagna per ridisegnare la mobilità nel comune e permettere non solo ai dipendenti diretti, ma anche agli addetti delle piccole aziende della filiera e agli studenti universitari di avere un collegamento diretto pubblico tra la stazione ferroviaria e la sede di lavoro o studio.

Anche l’altro big emiliano delle macchine per il confezionamento GD-Coesia – leader nella fornitura di macchine high-tech per la produzione e il confezionamento di sigarette – sta scommettendo sulla mobilità green e proprio in queste settimane sta partendo una sperimentazione sulla mobilità sostenibile che porterà in tre anni alla gratuità dei mezzi pubblici per i dipendenti e a un piano di accumulo di punti per i lavoratori “ecologisti” che vanno al lavoro a piedi, in bici, con car pooling o mezzi pubblici, da convertire poi in denaro fino a un valore massimo annuale di 200 euro di welfare.

Ducati ha aperto la strada al car pooling, una tra le prime aziende italiane a investire sul servizio e si è dotato di un impianto di trigenerazione. Fin dal 2015 ha introdotto nella contrattazione aziendale un capitolo intero dedicato all’ambiente e al territorio, per promuovere iniziative rivolte alla riduzione delle emissioni, dei rifiuti e degli sprechi e sensibilizzare dipendenti e fornitori verso l’adozione di comportamenti eco-compatibili.

Marposs, la multinazionale di Bentivoglio leader nei sistemi per misure e controlli di precisione, ha introdotto già tre anni fa un indicatore del premio di risultato legato ai risparmi energetici e idrici, così come un indicatore di sostenibilità ambientale sta anche partendo in Lamborghini.

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