8 Ottobre2025

Con l’AI e il microlearning, la formazione è a prova di futuro

formazione

The Future Play è la piattaforma creata da Ateneo impresa per formare professionisti “a prova di futuro”. Abbiamo intervistato Romolo De Stefano presidente di Ateneo Impresa per comprendere come sta evolvendo la formazione alla luce dei cambiamenti dettati dall’Intelligenza Artificiale

In un mercato italiano dell’AI che supererà i 2 miliardi di euro entro il 2027, ma dove solo il 16% del personale si dichiara soddisfatto della formazione ricevuta sul lavoro, The Future Play colma questo divario con un modello di apprendimento concreto, pratico e continuo, ne parliamo con Romolo De Stefano presidente di Ateneo Impresa.

Cos’è The Future Play e come coniuga il sapere accademico su una piattaforma tecnologicamente avanzata?

The Future Play è la prima piattaforma di microlearning in Italia basata sull’intelligenza artificiale e guidata da Avateacher, docenti virtuali sviluppati con AI, capaci di parlare e muoversi in modo naturale, ognuno con una personalità unica ed una precisa specializzazione tematica, con un linguaggio progettato per trasferire competenze in modo veloce ed efficace. Più di 200 microcorsi, 40 percorsi tematici, 4 percorsi di carriera, oltre agli appuntamenti live “Pillole di futuro” con veri leader d’impresa, per acquisire le competenze professionali più richieste dai nuovi scenari tech.

Il nostro obiettivo è portare la qualità e il rigore del sapere “accademico” all’interno di un formato nuovo per aiutare le persone ad acquisire in modo agile e accessibile le competenze per essere competitivi nei mercati più evoluti. Intendiamo costruire un ponte tra il mondo universitario e quello della formazione continua, con contenuti innovativi veicolati attraverso un linguaggio digitale, sintetico e personalizzabile grazie all’utilizza dellintelligenza artificiale. La tecnologia, in questo senso, non sostituisce il sapere: lo amplifica, lo rende scalabile e fruibile da chiunque, ovunque, in qualunque momento.

Alla luce dei cambiamenti imminenti – il World Economic Forum prevede che entro il 2030 oltre il 50% delle competenze attuali sarà obsoleto – quanto costa la formazione per un’azienda e in che modo la vostra piattaforma può facilitare il reskilling di molte e molti professionisti?

La formazione tradizionale è spesso costosa, lenta e poco adattabile. The Future Play ribalta questa logica e democratizza l’accesso a nuovi contenuti professionali. Il nostro modello di microlearning on-demand permette di aggiornare le competenze in tempi brevissimi, con lezioni di pochi minuti, ma ad alta densità di contenuto. I corsi sono studiati per essere integrati nel flusso di lavoro, nel tempo libero, nei momenti “morti” della giornata. Apprendere non richiede più ore di dedizione, ma minuti di attenzione. Le aziende possono creare piani di reskilling e upskilling personalizzati, monitorare i progressi e ottenere risultati tangibili in termini di produttività e adattabilità ai nuovi scenari digitali. Come rilevato dallo studio del MIT Sloan “The EPOCH of AI: Human-Machine Complementarities at Work”, nei prossimi 10 anni l’intelligenza artificiale trasformerà radicalmente il modo in cui lavoriamo. Ma attenzione, le professioni non scompariranno: cambieranno le competenze richieste per svolgerle. Proprio per esplicitare questo tema abbiamo realizzato la “Guida alle 100 professioni del futuro”, scaricabile gratuitamente, che censisce i nuovi ruoli professionali: dai Digital Tailor agli Augmented Reality Tour Builder, dai Climate Risk Analyst agli Human-AI Collaboration Specialist, fino agli Space Traffic Controller e altre figure come Vertical Farmer, Genomic Data Analyst, Blockchain Legal Consultant o Smart City Planner. Inoltre, come compendio della Guida, le “50 professioni in declino”.

In che modo sono stati progettati i moduli di microlearning e quali sono i temi?

I nostri corsi sono stati progettati per fornire contenuti brevi, focalizzati, iper-accessibili. Ogni microcorso ha una durata tra i 7 e i 20 minuti e segue una struttura narrativa basata su nozioni essenziali che favorisce la memorizzazione e l’applicazione immediata. I contenuti sono prodotti dal nostro Team didattico e da professionisti di settore secondo 5 criteri rigorosi (attualità, fruibilità, utilità professionale, rigore scientifico e valore etico) e poi ottimizzati per la fruizione digitale dai nostri creativi. I temi hanno come focus i trend strategici Tech Oriented e l’intelligenza artificiale: spaziano dagli Agenti AI alla sostenibilità, dal GEO marketing all’economia circolare, dalla blockchain al prompt engineering, fino alle nuove competenze della space economy. Per approfondire l’esperienza formativa è possibile seguire appositi Percorsi tematici e Percorsi di carriera, dedicati a specifici argomenti o ambiti professionali.

Perché avete scelto gli “Avateacher”, docenti-avatar generati dall’IA, e non avete preferito assumere docenti in carne ed ossa che potessero insegnare, anche da remoto, trasmettendo, umanamente, dei concetti funzionali all’empatia digitale?

Come Fondazione Ateneo Impresa | The Future School, Business School dal 1990, abbiamo formato oltre 20.000 allievi e collaborato con più di 900 aziende, enti ed istituzioni grazie al contributo dei nostri docenti, imprenditori, manager e professionisti. I docenti “umani” sono già parte integrante del nostro patrimonio di know-how ed oggi oltre 70 formatori trasferiscono nei nostri Master Lab metodi e tecniche per operare.
In The Future Play entrano in scena da protagonisti gli Avateacher, “formatori virtuali” che nascono per superare i limiti della didattica tradizionale e offrire un’esperienza di apprendimento in linea con le esigenze del pubblico digitale. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno diffuso: docenti straordinariamente competenti che, tuttavia, si trovano a comunicare da ambienti domestici poco professionali, con voci monotone o una dialettica poco efficace rispetto ai ritmi e ai linguaggi della comunicazione contemporanea.
Gli Avateacher, invece, sono progettati per garantire una performance didattica costante, professionale e disponibile 24 ore su 24. Possiedono una dizione chiara, un tono coinvolgente e un ritmo calibrato sull’attenzione del discente, elementi fondamentali per mantenere alto l’engagement e favorire la memorizzazione dei contenuti.
Non sostituiscono l’empatia umana: la potenziano, traducendola in una forma nuova, accessibile e personalizzabile. In questo modo, The Future Play ridefinisce il concetto stesso di docente digitale: non più un semplice trasmettitore di nozioni, ma un ambasciatore virtuale del sapere, capace di insegnare con la stessa efficacia a chiunque, ovunque e in qualunque momento.

The Future Play rilascia delle certificazioni? Le vostre lezioni in che modo possono figurare sui CV delle e dei partecipanti e quindi come si inserisce la vostra offerta formativa nel mercato del lavoro?

Sì, The Future Play rilascia attestati di partecipazione al termine dei Percorsi tematici e Certificazioni professionali al termine dei Percorsi di carriera, entrambi integrabili nei profili professionali su LinkedIn e nei CV digitali. La piattaforma è in grado di verificare l’effettiva fruizione dei contenuti e il rilascio delle certificazioni avviene solo in seguito al superamento di un test di verifica. Il nostro obiettivo è valorizzare la formazione non come un titolo statico, ma come un processo dinamico: un portfolio in costante evoluzione che racconta chi sei e quanto stai crescendo. Nel mercato del lavoro attuale, non basta più “avere un titolo”: serve dimostrare curiosità, aggiornamento e adattabilità.

Lucia Medri

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