Un mercato in espansione necessita controlli e previsioni al fine di allargare il bacino di lavoratori interessati a investire in welfare
“Prevediamo che nell’arco di pochi anni, il welfare aziendale possa crescere e riguardare otto milioni di dipendenti contro gli attuali due. L’ulteriore eventuale estensione dei vantaggi anche ai liberi professionisti, combinata con gli sviluppi dei sistemi di employer savings, potrebbero far salire la platea degli interessati a 23 milioni”. A seguito della fortunata acquisizione di Easy Welfare, questa la dichiarazione di Luca Palermo AD di Edenred Italia rilasciata a Luisa Adani e apparsa su L’Economia. Una manovra che negli utimi mesi ha confermato la tendenza del mercato del welfare aziendale ad espandersi; scelta dei dipendenti che tuttavia poggia innanzitutto su una corretta comunicazione dei piani e dei servizi ai quali poter ricorrere e sul controllo della defiscalizzazione e decontribuzione previdenziale. Tale attenzione mette in evidenza quanto gli investimenti economico finanziari corrisposti in welfare siano strettamente correlati al rapporto dell’individuo con l’azienda, al grado di fidelizzazione che lo lega ad essa e alla fiducia da esso riposta, e che non possono dunque essere determinati aprioristicamente. Del resto sono solo tra il 20 e il 25% i lavoratori che finora investono in welfare ma con i giusti controlli e previsioni effettuati da AIWA (Associazione Italiana per il Welfare Aziendale), il bacino di utenti potrebbe esere esteso.
Le nuove dinamiche del welfare aziendale: l’integrazione dei public benefit
Agosto 28, 2024