Intervista a Gloria Querini, Presidente di Euro&Promos società leader in Italia nel comparto del facility management a prevalenza femminile. 75% sono donne, con un’età che va dai 30 ai 55 anni.
“Quote rosa” è ormai un termine desueto nell’orizzonte di una sempre maggiore inclusività per accompagnare le donne nella vita lavorativa ma anche in quella privata. Come conciliate questi due aspetti?
Ha ragione, non parlerei più di “Quote rosa” ma di approccio femminile al lavoro, un approccio che per quanto riguarda il comparto del facility management è fondamentale: senso della responsabilità, precisione, cura del dettaglio, capacità di mediare e l’organizzazione. La nostra filosofia è che le persone riescono ad essere produttive in base a quello che riescono a fare anche nella vita privata, cerchiamo dunque di conciliare il lavoro con il nostro ruolo e gli impegni in famiglia. Per farle due esempi pratici le nostre collaboratrici, così come i loro colleghi, hanno la possibilità di modulare l’orario lavorativo a seconda degli impegni della vita privata quotidiana e, se un cantiere prevede lo spostamento, sono sostenute dal punto di vista logistico e abitativo. Voglio precisare però che i traguardi non sarebbero raggiungibili se non grazie al connubio perfetto tra pregi e difetti di tutti, uomini e donne insieme.
Donne e lavoro, in un momento di crisi post pandemica, quali sono i progetti anche dal punto di vista dell’occupazione? Che prospettive offrite alle giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro? Come garantite la facilità di accesso a carriere professionalizzanti per le donne?
Per quanto riguarda le assunzioni non ci siamo mai fermati e anche durante la pandemia abbiamo continuato ad allargare la squadra, anche con molte giovani laureate, che hanno il vantaggio di portare una certa freschezza e competenze nuove. Attualmente su tutto il territorio nazionale in cui Euro&Promos opera siamo alla ricerca di una cinquantina di figure professionali. Una presenza, quella al femminile, che mi preme sottolineare riguarda il 70% del totale dei collaboratori – oltre 5000! – , che riguarda anche le figure di responsabilità in azienda. Donne sono la nostra hr manager, la control manager, la manager degli acquisti, la responsabile dell’ufficio legale e dell’area comunicazione. Molte di loro sono con noi in azienda da tanti anni, alcune dalle origini, e la loro crescita professionale è stata accompagnata da una formazione costante. Oltre a contribuire alla crescita della grande famiglia Euro&Promos in questi anni hanno visto dare luce alla loro personale famiglia. È fondamentale che questo avvenga”.
Come sta evolvendo il facility management della vostra realtà e quali sono i futuri obiettivi?
I dati di bilancio confermano la solidità della società e le performance economico e finanziarie sono in costante miglioramento. Negli ultimi 3 anni abbiamo registrato una crescita esponenziale sia in termini di volumi che di marginalità ed occupazione che hanno portato la società a raggiungere un fatturato superiore ai 125 milioni di euro. Siamo pronti, con un plafond di 30 milioni di euro, ad investire su un mercato che è in continua evoluzione. Tra i servizi di Euro&Promos non c’è solo la pulizia civile, industriale e sanitaria, ma anche logistica, facchinaggio, manutenzioni industriali e meccaniche, disinfestazioni, lavanderia industriale, oltre a gestioni in ambito culturale, portierato, vigilanza ed office management. I settori che serviamo sono trasversali e vanno dalla sanità pubblica e privata, al settore metallurgico, al settore cartaio a quello meccanico, dal mondo del retail a quello della Gdo. Sono sempre di più i soggetti che in futuro decideranno di esternalizzare questo genere di servizi e quindi per l’intero comparto si aprono opportunità molto importanti.
Euro&Promos si occupa dell'”invisibile”, come da voi dichiarato. Quali sono i bisogni invisibili, ma determinanti?
La pandemia è stata una rivoluzione che ha cambiato le nostre abitudini e le attenzioni che usiamo nella vita di tutti i giorni. Il nostro comparto ha recuperato centralità e importanza. I nostri collaboratori, per farle un esempio, nel pieno della crisi hanno lavorato fianco a fianco di medici e infermieri per sanificare e pulire le strutture ospedaliere, ma non solo, questa attività è stata svolta in tutti gli altri posti di lavoro. Se prima sanificazione e pulizie erano termini usati dagli addetti ai lavori ora sono diventate di uso comune. Noi entriamo in gioco prima che reparti e poli produttivi si animino e rendiamo sicuri questi luoghi. Invisibili ma fondamentali per tutti, indistintamente, come l’aria.
Qual è il vostro investimento in tecnologia e formazione?
Abbiamo recentemente ultimato uno studio Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine che aveva lo scopo di studiare tecniche e tecnologie di sanificazione a basso impatto ambientale. Nei nostri cantieri utilizziamo macchinari e mezzi di ultima generazione che facilitano il lavoro delle collaboratrici e dei collaboratori e garantiscono contemporaneamente risultati sempre più importanti. Il lavoro svolto dal nostro ufficio interno di sviluppo è fondamentale in questo senso. Nel 2022 continueremo a investire in tecnologie e formazione del personale con un piano quinquennale che prevede un capitale impegnato di circa 70 milioni di euro. Un impegno concreto, organizzato, progettato, che riguarderà tutti i livelli di responsabilità, dai cantieri alle funzioni dell’Headquarter.
Lucia Medri
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