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05 Dicembre 2022

L’industria della musica contro il gender gap: due borse di studio per entrare nel music business

gender gap

SAE Institute e la lotta al gender gap nella musica, annunciate due borse di studio per sole donne per favorire l’accesso al mondo del lavoro artistico culturale

SAE Institute, network di formazione in ambito musica, producing, gaming e video con 29 Campus distribuiti in 10 Paesi d’Europa, lancia due borse di studio per sole donne , per un valore totale di € 10.800 in collaborazione con Equaly e POCHE Cltv: POCHE Cltv è un collettivo di music producer italiane, mentre Equaly è una community di cantautrici, interpreti, musiciste, producer, foniche e molto altro ancora, le due borse di studio del valore di 5.400 ciascuna sono state annunciate nel corso del panel Il ruolo della donna nell’industria musicale, tenutosi lo scorso 25 novembre nella cornice della Milano Music Week, e dedicato al tema delle disparità di genere nel music business.

La finalità dell’evento organizzato da SAE Institute è quella di accendere i riflettori sulle ineguaglianze che interessano un settore tutt’oggi largamente composto da uomini. A confermarlo, i dati della ricerca esplorativa Women in Music (2021), di cui Alessandra Micalizzi, PhD, psicologa e internal lecturer di SAE, è responsabile: a livello internazionale, cita il report, solo in ambito produzione il rapporto donna-uomo è 1 a 37, mentre nell’autorialità, quindi nel ramo di scrittura di testi e musica, le donne sono poco più del 12%. In Italia, la situazione si complica di più: guardando alle incisioni complessive, rispetto al 2020, si contano circa il 92% di brani maschili contro l’8,15% di brani scritti da donne. Fanno eco a questi numeri la classifica di Billboard Italia, che tra le canzoni di successo tra il 2012 e il 2020 conta solo il 2,6% di produttrici, e quella di Spotify, secondo cui in Italia le musiciste sono il 14% del totale.

Da questa esplorazione è nato un percorso composto da diverse tappe: la prima con la presentazione dei risultati e l’uscita del primo albo illustrato “Viola può fare la musica” per bambini dedicato a temi di genere connessi al mondo della musica; la seconda con la tavola rotonda dedicata al tema, con esponenti dell’industria e del mondo accademico, e la presentazione del saggio ‘Women In Creative Industries’ e la terza, venerdì 25 novembre, per offrire ai giovani talenti che si riconoscono nel genere femminile l’opportunità di formarsi nella musica nella prima realtà accademica italiana che offre percorsi di questo tipo, SAE – commenta Alessandra Micalizzi, responsabile del progetto – La data rende ancora più importante questo passo che vede la nostra accademia al fianco di Equaly e POCHE Cltv, due realtà di rappresentanza per la parità di genere nell’industria musicale. Sono onorata di essere su questo progetto sin dai primi momenti e desidero, insieme a tutta la squadra, immaginare quelli che verranno”.

“Il nostro collettivo esiste per supportare le produttrici musicali italiane non solo del presente ma anche del futuro. Questa borsa di studio è il primo piccolo importante passo per incoraggiare le future professioniste che sognano di imparare a scrivere, comporre e produrre la musica che hanno in testa con libertà, arte, unicità, competenza e self-confidence”, prosegue Elasi, co-fondatrice di POCHE Cltv.

“Da quando è stata fondata nel 2021, Equaly, in base ai principi del proprio manifesto, ha fatto della formazione, sensibilizzazione e aumento della consapevolezza sulla parità di genere nel music business il proprio fulcro. L’attenzione verso un’industria musicale più paritaria è possibile solo attraverso diverse azioni concrete e quotidiane volte a creare spazi e pari opportunità, soprattutto nell’ambito della formazione”, chiude Josie Cipolletta dal team di Equaly.

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