Nella classifica OCSE dell’alfabetizzazione finanziaria l’Italia occupa l’ultima posizione. Per questo, BPER Banca ha lanciato B-Education: un concorso nazionale che ha messo in gioco oltre 1900 giovani universitari. Tra i vincitori, il giovane partecipante di Aurora Fellows Emanuele Sacco, con l’applicazione Harmoney
BPER Banca ha promosso a livello nazionale il concorso B-Education: idee che valgono vinto in questa prima edizione dal’app Harmoney, sviluppata da Emanuele Sacco, giovane fellow del project for impact Aurora e Studente di fisica presso l’Università degli Studi di Milano, già Alfiere della Repubblica e delegato italiano Youth7 (G7) sui temi di democracy ed education, da sempre appassionato di formazione. Al suo fianco, Alin Tomulet studente di Data Science presso l’UNIMIB anch’egli diventato recentemente fellow di Aurora, Pietro Cappellini studente di Design alla NABA, già Alfiere della Repubblica e delegato DRUPA 2024 e Luigi Masini studente di ingegneria fisica al POLIMI, già vincitore del Nestlé Startup Program e Full Stack Developer.
“L’educazione finanziaria è una tematica che riguarda tutti prima o poi nel corso della vita e la scarsità di conoscenza che c’è nel paese è profonda. Ritengo che affrontare questo problema e promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione finanziaria tra i giovani sia cruciale. Cercavamo una soluzione che parlasse la nostra lingua, proprio per questo Harmoney racchiude in sé gli aspetti che caratterizzano la nostra generazione: innovazione tecnologica, apprendimento personalizzato e applicazione pratica oltre alla conoscenza teorica” – dichiara Emanuele Sacco
La vittoria, oltre alla possibilità di sviluppare l’applicazione, ha comportato un premio di 40.000 euro e un certificato.
Harmoney avrà l’obiettivo di insegnare agli utenti la gestione della loro vita economica, dal risparmio fino a concetti più avanzati: l’esperienza dell’utente all’interno dell’app è stata progettata seguendo la metodologia DOMSTM utilizzata da istituzioni tra cui Oxford, Harvard e Cambridge per i loro corsi online.
L’applicazione, sviluppabile per iOS e Android, si rivolge a tutte le generazioni con un obiettivo di espansione di target alla popolazione compresa tra i 30 e 40 anni, e sarà divisa in moduli. Ogni modulo sarà strutturato in lezioni della durata media di 1 minuto orientate al learning-by-doing e composte al 10% da teoria, 80% pratica e 10% feedback. Grazie all’implementazione dell’intelligenza artificiale, i contenuti e il formato delle lezioni possono essere personalizzati e ottimizzati in base allo stile di apprendimento dell’utente. Il livello di difficoltà è crescente, per trovarsi sempre nella zona di sviluppo prossimale dell’utente e massimizzarne quindi la motivazione.
Aurora Fellows nasce proprio con l’obiettivo di dare l’opportunità a giovani under23 di esprimere e scoprire i loro talenti. È grazie all’impegno come volontario dell’associazione Homo Ex Machina, realtà da cui nascerà poi Aurora Fellows, che Emanuele conosce Pietro Cappellini, studente Design alla NABA e Luigi Masini, studente di ingegneria fisica al Politecnico di Milano, oggi suoi colleghi nel progetto Harmoney. Aurora Fellows gestisce l’Aurora Experience un programma educativo in cui gli u23 che entrano a farne parte, hanno l’opportunità di entrare in contatto con numerose realtà e, nel caso di Emanuele, è proprio attraverso queste ultime che ha potuto aderire al concorso e dare vita ad Harmoney.
“Aurora ha svolto un ruolo fondamentale come catalizzatore nello sviluppo e nella nascita del nostro progetto. Un valore aggiunto significativo di Aurora è proprio la sua capacità di collaborare con giovani talenti, creando una rete che può veramente cambiare le vite, come nel mio caso” – commenta Emanuele Sacco.
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