Servizi aziendali

29 Agosto 2019

Welfare 4.0. La rete a responsabilità sociale

Welfare 4.0 in un libro, per parlare di responsabilità sociale e community relation

“Da strumento di contrattazione aziendale il welfare può diventare un mezzo per favorire l’engagement a ogni livello, a partire dai dipendenti, incrementando la reputazione del brand e migliorando le relazioni con la comunità locale” da questo presupposto si articola Welfare 4.0. Competere responsabilmente. Aziende con l’anima: responsabilità sociale, welfare e community relation. Il caso WelfareNet di Giulia Lucchini, Giampietro Vecchiato, Stefania Fornasier e Fabio Streliotto, la ricerca pubblicata per conto di FrancoAngeli editore e disponibile su Google Libri.

Cinque i capitoli, di cui l’ultimo dedicato alla case history WelfareNet una rete regionale (sostenuta dalla Regione Veneto come ente finanziatore nell’ambito del POR FSE 2014-2020, ma anche interlocutore privilegiato per la costruzione di una nuova vision del welfare del Veneto) di servizi di welfare e di conciliazione vita-lavoro che punta l’attenzione su quelle “aziende che hanno un’anima”, in grado cioè di stimolare e sostenere i propri dipendenti investendo in responsabilità sociale. La piattaforma è inoltre strettamente collegata ad altre funzionalità opzionali:

  • analisi dei fabbisogni di welfare
  • gestione dei Piani di Welfare Aziendale
  • welfare di comunità per il finanziamento del no-profit
  • gestione servizi di welfare pubblici erogati dai comuni

Capofila del progetto WelfareNet è l’Ente Bilaterale Veneto F.V.G, il cui obiettivo è quello di portare i benefici del welfare aziendale anche nella piccola e piccolissima impresa rivolgendosi dunque a lavoratori, imprese, provider e territorio, fornendo un’azione capillare al fine di conciliare pubblico, privato e privato sociale. A tal proposito, e grazie alla collaborazione nata tra WelfareNet e la Piattaforma TreCuori, il welfare aziendale e territoriale finanzia il no-profit, il volontariato sociale e le associazioni sportive e una modalità di marketing “smart” per i fornitori di servizi: ogni fornitore potrà donare ai propri clienti dei voucher con un valore economico che ogni persona potrà decidere di destinare all’associazione no-proft che preferisce.

Il testo prende in esame due strumenti utili per ricercare la fiducia di tutti i pubblici: le community relation e il welfare aziendale, tenendo dunque conto sia dell’ambiente di riferimento che del tessuto relazionale da potervi costruire. La riduzione dei conflitti e il miglioramento delle condizioni di lavoro/vita nel rispetto della parità dei diritti e delle esigenze di ciascun lavoratore/individuo si configurano come obiettivi di successo aziendale rivolti a tutta la comunità-territorio nella quale l’impresa opera.

Lucia Medri

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