Secondo il Diversity and Inclusion Index di Refinitiv, Intesa Sanapaolo è al 50esimo posto tra 11.000 società quotate analizzate su 24 parametri per diversità e inclusione
Intesa Sanpaolo è la prima banca in Europa, sesta al mondo e unica italiana, tra i 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità secondo il Diversity and Inclusion Index di Refinitiv, l’indice internazionale che valuta 11 mila aziende quotate a livello globale.
Il Gruppo si è classificato al 50° posto, in crescita di 26 posizioni rispetto al 2020. L’analisi si svolge esclusivamente su dati pubblici – bilanci, relazioni finanziarie, notizie stampa, siti web – in base a 24 parametri riconducibili a quattro categorie chiave: diversità di genere, inclusione, sviluppo delle persone e controversie. Refinitiv, società del London Stock Exchange Group, è uno dei principali fornitori al mondo di ricerche e dati in ambito finanziario.
Il posizionamento è il risultato dell’attività della Banca in termini di Diversity & Inclusion. Una struttura ad hoc costituita nel 2018, a diretto riporto della Chief Operating Officer Paola Angeletti, ha l’obiettivo di favorire la cultura dell’inclusione, incentivare il rispetto e il valore della diversità e promuoverne il valore potenziando il patrimonio di multiculturalità, esperienze e caratteristiche delle persone del Gruppo.
Il commento di Paola Angeletti, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo, intervenuta al Banking Summit 2021 nella tavola rotonda Guardiamo al futuro: la banca ‘distanziata e a distanza’ ma vicina al cliente e alle persone, efficiente e sostenibile:
“Ci è stata riconosciuta un’ottima posizione: prima Banca in Europa e sesta al mondo tra 11 mila società quotate analizzate a livello globale. È il risultato di un programma integrato di iniziative che vuole investire sulle nostre persone e che guarda alla diversità come un valore. Nel 2020 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato una Policy dedicata, che si indirizza a tutte le forme di diversità e basata sul rispetto di ogni persona, sulla meritocrazia e sulle pari opportunità nei processi di assunzione e nella promozione a ruoli di responsabilità. L’inclusione è anche al centro della costruzione di un modello funzionale alle nuove esigenze che si fonda sull’equilibrio tra lavoro in sede e a distanza. L’obiettivo è valorizzare i momenti in presenza in ufficio – con i benefici del lavoro di squadra, lo scambio facilitato di opinioni e idee, la socialità – e del lavoro da casa, per quelle attività che possono essere svolte in autonomia, tenendo conto degli impegni personali e familiari.”
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