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19 Dicembre 2023

Andrea Malacrida (Adecco Group): la flessibilità è una leva strategica

Adecco Group

Studio di The Adecco Group evidenzia che il 35% dei lavoratori ha vissuto burnout negli ultimi 12 mesi, il 29% teme di viverlo entro il prossimo anno. Emerge una forte richiesta di flessibilità per un maggior bilanciamento vita-lavoro

Secondo la ricerca Global Workforce of The Future di The Adecco Group, che indaga abitudini, aspettative e timori nel mercato del lavoro nei diversi Paesi in cui l’azienda opera, nel corso degli ultimi 12 mesi in Italia il 35% dei lavoratori dichiara di essere stato in burn out, mentre il 29% evidenzia preoccupazione di poterlo sperimentare entro il prossimo anno. Solo il 18% si dichiara infatti soddisfatto del proprio bilanciamento vita-lavoro e ben l’87% chiede una maggiore flessibilità lavorativa.

Cause principali di burn out per i lavoratori italiani:

  • troppo lavoro
  • troppe responsabilità per la posizione lavorativa ricoperta
  • mancanza di supporto dalla leadership
  • solo 1 azienda su 6 incoraggia i dipendenti a fare le proprie ferie annuali
  • solo il 15% delle aziende concede tempo libero retribuito per prendersi cura della propria salute psico-fisica

Anche per queste ragioni si continua a registrare un aumento dell’interesse degli italiani verso la settimana lavorativa breve: oltre 70% dei lavoratori afferma di essere interessato a questo strumento, perché migliorerebbe il benessere mentale senza avere ripercussioni negative sulla produttività. Ad essa è però associato il tema economico: solo il 10% accetterebbe una decurtazione dello stipendio, il 66% la adotterebbe solo a parità salariale.

“Nel mercato del lavoro attuale la flessibilità è una leva strategica per le aziende, sia per attrarre talenti che per motivare le proprie persone e metterle nelle condizioni di essere sempre più performanti. I dati che emergono dalla ricerca confermano, infatti, una forte domanda di flessibilità e un maggior equilibrio vita-lavoro da parte dei lavoratori” afferma Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di Adecco Italia. “Puntare in questa direzione è fondamentale anche nell’ottica di incentivare il rientro dei cervelli e creare un mercato più attrattivo anche per i NEET. Introdurre una maggiore flessibilità lavorativa in Italia si configura come una vera e propria sfida culturale, ma nel Paese emergono anche modelli pionieristici come quelli che di recente abbiamo visto stanno applicando grandi aziende italiane leader nel settore. La settimana breve è uno strumento, anche se non l’unico, su cui è fondamentale continuare a ragionare per ridisegnare il mondo del lavoro”.

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