Spesa Facile è il nuovo servizio welfare che alleggerisce il lavoro e la vita delle persone attraverso un sistema facilitato di consegna sia a casa che in ufficio. Ne parliamo con Giorgio Brojanigo, co-founder di Spesafacile
Cos’è Spesa Facile e come nasce: una risposta alla contingenza o un progetto già avviato?
Spesa Facile è una proposta pensata per il welfare dei dipendenti e per poter venire incontro ai loro bisogni. Il servizio è nato come start up all’interno dell’azienda Buy & Benefit (ndr specializzata in convenzioni e welfare aziendale); un progetto quindi già in lavorazione ma che ha subìto un’accelerazione nei mesi scorsi durante la contingenza che stiamo vivendo. Il servizio mira ad alleggerire la vita dei dipendenti offrendo loro la possibilità di ricevere in ufficio la spesa alimentare fresca e gli ordini da qualsiasi piattaforma e-commerce, e sollevando l’azienda da oneri gestionali in modalità full service e a canone onnicomprensivo.
I prodotti sono pensati per specifiche realtà, come funzionano e in che modo differenziano la risposta ai bisogni?
Al momento sono due le linee di servizio ma stiamo progettando ulteriori proposte. L’Open Locker è una sorta di chiosco self-service passivo, cioè non refrigerato, che permette ai dipendenti di ricevere qualsiasi ordine che non necessiti refrigerazione. Non tutte le aziende permettono al proprio personale di ricevere gli ordini personali in ufficio quindi il nostro prodotto faciliterebbe una gestione che in alcuni casi potrebbe risultare problematica. Open Locker è modulare, parte da 15 celle per arrivare a oltre 100 ed è quindi adatto sia a piccole che a grandi aziende. L’altra invece è la linea di locker refrigerati e di MyFridge per tutti i prodotti che hanno bisogno del mantenimento della catena del freddo; tra i due vi è una differenza in termini di funzionalità per il personale al quale sono destinati: il primo, Refrigerated Locker, è per aziende medio grandi con circa 100-150 dipendenti o più, My Fridge è adatto invece alle pmi a partire da 15-20 dipendenti.
La pausa pranzo è inevitabilmente cambiata: molte mense non sono più attive, non si lavora più in ufficio ma da casa. Le vostre soluzioni possono rispondere anche ai lavoratori in smart working?
Il focus dei locker è legato alle aziende ma il servizio di spesa online prevede anche la consegna a domicilio, il delivery classico. Per le aziende contrattualizzate i dipendenti in smart working possono ricevere la spesa direttamente a casa.
Pensate possa essere possibile in futuro stringere accordi con le aziende che si occupano della gestione dei buoni spesa e dei buoni pasto?
La possibilità di attivare sinergie ci sembra abbastanza connaturata e fisiologica. Abbiamo stretto già un accordo con una start up del mondo della pausa pranzo chiamata EatsReady finalizzato a implementare i loro buoni digitali sulla piattaforma di Spesa Facile e siamo già in trattativa con attori più grandi.
Ad oggi e in questa fase di lancio, qual è stato finora il riscontro avuto, hanno scelto i vostri prodotti solo aziende o anche residence e condomini, palestre…?
Per l’avvio di Spesa Facile ci siamo focalizzati sul target welfare, nati come spin off di Buy & Benefit siamo partiti usufruendo di un bacino abbastanza ampio di contatti. Abbiamo fatto una ricerca di mercato sugli HR milanesi e quasi più del 90 % si è dichiarata molto interessata. Per il momento quello aziendale risulta essere dunque un terreno fertile dal quale iniziare ma stiamo anche impostando dei contatti coi co-working, in qualità di aggregatori di diverse realtà di servizi, e ci muoveremo sicuro altrove per quanto riguarda sia le palestre che i residence.
Lucia Medri
Le nuove dinamiche del welfare aziendale: l’integrazione dei public benefit
Agosto 28, 2024