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20 Dicembre 2021

HRCOFFEE per il “social aziendale” che consolida le relazioni

HRCOFFEE

HRCOFFEE, startup pugliese che si occupa di consulenza strategica in ambito Risorse Umane, ha sviluppato Exprivia People, piattaforma pensata per migliorare l’organizzazione aziendale partendo proprio dalle persone. Ne parliamo con Maria Cesaria Giordano, CEO e CO-Founder di HRCOFFEE

HRCOFFEE aggiunge con questo progetto un nuovo tassello ai suoi piani in materia di attenzione alle persone. Come è nata e come si è evoluta fino ad oggi la vostra start up?

HRCOFFEE è il risultato della mia tesi di laurea e quella di Davide De Palma (entrambi co-founder di HRCOFFEE, ndr), personalmente mi sono concentrata sulla parte relativa all’apprendimento in rete indirizzato a un approccio che fosse il più possibile collaborativo e pensato inizialmente (nel 2010) per le università, non proprio e non ancora rivolto al mondo del lavoro. L’incontro con Davide, specializzato nell’ambito People Analytics, è stato illuminante: entrambi volevamo offrire alle persone lo spazio e il tempo per poter dialogare insieme e condividere i processi di formazione, dando loro attenzione e in virtù delle loro necessità pianificare delle azioni strategiche. Non un approccio verticale ma orizzontale, come il confronto che si può avere davanti la macchinetta del caffè, luogo di condivisione e racconto. Abbiamo quindi chiamato un programmatore, Dario Nuccetelli, che invece di ritrovarsi a fare solamente un sito internet, è stato coinvolto in un progetto più grande di cui adesso è anche socio. Il prototipo ha visto la luce nel 2015 ed è stato testato per un anno, all’inizio ci sono state delle difficoltà perché i tempi per costruire un rapporto bottom up non erano ancora maturi, finché nel 2018, Exprivia ha deciso di credere nella nostra idea e insieme abbiamo messo in piedi la nostra start up. Ci siamo messi in gioco impostando congiuntamente lo studio di tutte le macro aree dell’ambito HR e People Analytics tramite sistema IBM Watson: abbiamo ragionato dal punto di vista del dipendente, dalla parte dei giovani innanzitutto, che cercano lavoro oggi e che hanno altre necessità e bisogni rispetto alle generazioni precedenti. L’emergenza dettata dal Covid-19 ci ha permesso di rivalutare la conoscenza aziendale, di cui molti sono sprovvisti e che è stata acuita durante le fasi più difficili del lockdown nel 2020, a distanza e con il ricorso allo smart working.

HRCOFFEE ha sviluppato di recente AQP Smart per Acquedotto Pugliese ed Exprivia People, per Exprivia S.p.A. gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology, entrambi prodotti innovativi e digitali. Quali sono le necessità che stanno alla base di questa idea e in che modo è stata progettata?

Acquedotto Pugliese, una delle nostre aziende clienti voleva dare ai dipendenti la possibilità di esprimere i propri bisogni e il proprio bagaglio di conoscenze in modo da rappresentare una rivoluzione per le logiche di Human Capital Management. Il cliente voleva quindi dotare la popolazione aziendale di un’app per connettersi all’azienda. L’emergenza dettata dal Covid-19 ha creato una paura della distanza, da qui la necessità di un vero e proprio contenitore all’interno del quale l’azienda può diffondere i propri valori, la mission e consolidare relazioni. Una sorta di “social aziendale” che determina la democratizzazione della conoscenza e accresce l’orizzontalità delle dinamiche.

Per Exprivia abbiamo invece sviluppato Exprivia People: la necessità che aveva quest’altra azienda cliente era quella di migliorare l’organizzazione aziendale partendo dal bene più prezioso, il proprio Capitale Umano. Grazie a questa applicazione l’area Risorse Umane viene facilitata a mantenere alti i livelli di qualità organizzativa attraverso una gestione orientata allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, alla leadership in chiave 2.0 e all’integrazione di strumenti utili per i dipendenti.

Quali sono stati i risultati più interessanti osservati finora e perché le aziende dovrebbero ricorrere ai vostri servizi?

Abbiamo conosciuto e riscoperto le potenzialità dei dipendenti. Con la piattaforma, il dipendente non solo si mette in gioco ma può mettere in evidenza le proprie competenze favorendo anche i nuovi assunti. Dai risultati analizzati finora emerge infatti che la formazione all’ingresso si riduce a un periodo di tempo nettamente inferiore rispetto ai due anni soliti, e le competenze vengono fissate in delle aree specifiche; in questo modo il reperimento delle informazioni viene semplificato e reso di libero accesso.

E la risposta del personale? I dipendenti hanno accolto il progetto senza riserve?

Noi ci rapportiamo con l’area manageriale dell’azienda cliente che si confronta sempre con il sindacato. Poiché il destinatario principe è il personale, a seguito della pianificazione viene organizzato di consueto un evento per presentare a tutti i dipendenti il progetto, e il dialogo con HRCOFFEE rimane sempre costante affinché la piattaforma si integri nell’azienda in maniera graduale. Vengono anche organizzati dei contest o corsi fatti dai dipendenti e rivolti ad altri dipendenti, oppure vengono proposti dei corsi ulteriori e diversificati fuori dal contesto lavorativo, di cucina e/o pilates ad esempio, che comprendono un’idea di welfare rivolta all’individuo e alla sua famiglia.

Pensate che questo strumento avrà un impatto anche nei modelli di leadership comportando un passaggio da un’impostazione verticale a una maggiormente orizzontale?

È qui la rivoluzione! La piattaforma ha tante aree e cresce con l’azienda, non è un prodotto imposto ma pensato insieme, co-costruito con il cliente. Vogliamo essere degli artigiani e disegnare un’app su misura. La leadership è così distribuita e anche la conoscenza dei diversi settori: tutte le risorse sono aggiornate e le conoscenze messe a disposizione, si passa così a un’impostazione di coaching più che di leadership.

Come vi ponete riguardo le questioni inerenti la privacy dei dati e in che modo rispettate la sicurezza di coloro che la utilizzano?

Lo sviluppo e l’analisi dei dati avviene in modo aggregato, detto questo, la piattaforma tratta tutti i dati in base alla normativa GDPR e a determinate condizioni d’uso e social policies. Accettate le condizioni d’uso e la netiquette, il dipendente può però rinunciarvi quando vuole, e deve sentirsi sempre libero di farlo. Siamo partner di IBM e questo ci permette di offrire una vasta gamma di servizi in ambito di cybersecurity in base alle esigenze che possono variare a seconda del progetto scelto dall’azienda cliente.

Lucia Medri

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