Soci Fondatori Assoprevidenza e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili-CNDCEC danno vita al centro di tutela dei diritti degli azionisti istituzionali
Da Assoprevidenza e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – CNDCEC nasce il “Centro di tutela dei diritti degli azionisti istituzionali”. Obiettivo: contribuire alla promozione, al coordinamento e allo sviluppo della partecipazione attiva degli investitori previdenziali e assistenziali nella vita corporativa delle società quotate in cui investono, un’attività che si collega direttamente anche all’applicazione dei criteri ESG.
Associazione senza fini di lucro costituita con scrittura privata il 23 gennaio scorso dai due Soci Fondatori e presentata ufficialmente ai giornalisti a Milano presso la sede di Neuberger Berman SpA nel corso di un incontro cui hanno preso parte per Assoprevidenza il Presidente Sergio Corbello con Alessandro Baldi e Ivonne Forno e per il CNDCEC il Segretario Achille Coppola con Simona Bonomelli e Massimo Scotton.
Il Centro, che ha sede a Roma in Piazza della Repubblica 59, si rivolge agli azionisti istituzionali aventi finalità previdenziali e assistenziali, mirando a coinvolgere nella propria attività centri studi, organizzazioni e istituti di ricerca, in primo luogo universitari. Conta di raggiungere i propri obiettivi con il supporto professionale degli esponenti di Assoprevidenza e CNDCEC e delle altre realtà che vorranno affiancare i Fondatori nel prosieguo. La qualifica di Soci Fondatori del Centro, potrà essere attribuita anche ad altre entità che desiderino sostenerlo e profondervi un impegno operativo. “Sarà avviata ogni utile forma di dialogo e collaborazione – ha dichiarato il Presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello – con Assogestioni e con l’importante iniziativa di aggregazione che ha visto recentemente protagonista il comparto delle casse professionali di primo pilastro con la nascita di Assodire-Associazione degli Investitori Responsabili”.
Il Centro informerà gli investitori previdenziali e assistenziali sui “diritti amministrativi” legati all’investimento azionario e della loro modalità di esercizio; formerà i componenti degli organi di governo e di direzione degli investitori previdenziali e assistenziali sui temi-chiave dell’informativa finanziaria, dell’investimento consapevole, del rischio inerente alle forme di governo societario e alla loro conseguente effettiva applicazione in seno agli emittenti; fornirà agli investitori previdenziali e assistenziali, attraverso la predisposizione di studi e analisi, riepilogati in una serie di indicatori, un supporto per l’esercizio consapevole e informato del diritto di voto; favorirà l’aggregazione sia per l’attività di engagement sia per realizzare il processo di voto per delega; promuoverà l’adozione del voto elettronico in assemblea quale elemento di democrazia economica; svilupperà la rappresentanza diretta attraverso la candidatura di consiglieri indipendenti; curerà la pubblicazione di studi e ricerche sull’azionariato attivo e sullo sviluppo delle attività reali quali attività strategiche delle istituzioni previdenziali e assistenziali.
“La diffusione dello strumento del voto elettronico nelle assemblee – ha fatto sapere Massimo Mion, presidente del CNDCEC – diverrà la prima cartina al tornasole dell’effettiva volontà delle società quotate di aprirsi alla reale partecipazione dei soci al governo dell’impresa”.
Il Centro promuoverà un Decalogo che consenta all’investitore previdenziale e assistenziale di definire la propria strategia in materia di esercizio dei diritti di voto tenendo conto dei seguenti aspetti fondamentali della gestione della società in cui è azionista: 1) azionariato e rappresentanza (promozione di iniziative volte alla partecipazione delle minoranze; rapporto tra azionariato di investitori istituzionali e di maggioranza); 2) sistemi di governo; 3) esistenza di programmi di board induction, board review e trasparenza dei risultati (azioni correttive incluse); 4) attività di autovalutazione effettuate con il supporto di soggetti professionali e di advisor (dotati di requisiti di autonomia e di indipendenza); 5) composizione di consigli di amministrazione, comitati e alta direzione; 6) applicazione del principio di genere; 7) livello di internazionalizzazione; 8) livello culturale e professionale eterogeneo; 9) funzionamento dei consigli di amministrazione, dei comitati e di altri organi e funzioni; 10) proposte e relazioni dei comitati al consiglio di amministrazione: completezza, presenza nei comitati e loro composizione con soggetti differenti, numero di riunioni dei comitati; 11) remunerazione e incentivazione dei componenti dei consigli di amministrazione e dell’alta direzione; 12) determinazione e trasparenza su incentivi di lungo termine e definizione paymix.
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