HRC Trends Barcamp 2021, che si terrà giovedì 28 gennaio su piattaforma online, è l’evento curato dall’Osservatorio del network HRC per approfondire le tendenze in merito a: Welfare, Labour, Talent, Training, Digital e Organization
L’emergenza Coronavirus ha impresso una forte accelerazione al percorso di trasformazione già in atto nel mondo del lavoro. Ciò si sta riflettendo in un profondo ripensamento del ruolo e delle funzioni HR e in un cambiamento delle modalità organizzative delle aziende. Quali sono e quali saranno nel 2021 i trend del mondo HR? Su questo tema si confronteranno i responsabili risorse umane delle oltre 500 aziende italiane e multinazionali della community HRC durante l’annuale appuntamento dell’HRC Trends Barcamp 2021, che si terrà giovedì 28 gennaio su piattaforma online, organizzato in collaborazione con Vodafone Italia e Workday, e con il contributo di Allos, CRIF, KPMG, Dentons, Goodhabitz, Indeed, Speex e Up Day.
Sono sei i driver di cui l’Osservatorio del network HRC approfondirà le tendenze: Welfare, Labour, Talent, Training, Digital e Organization.
“Il Barcamp assume quest’anno un significato particolare, mai come adesso infatti il mondo HR è chiamato a un profondo ripensamento e a mettere in campo le migliori strategie per assicurare alle aziende quella flessibilità, capacità di rinnovamento e di far fronte alle emergenze che la fase attuale richiede. Con quest’incontro, il network di HRC vuole dare il suo contributo attraverso la condivisione di esperienze e best practice che aiutino a ridisegnare insieme il futuro del lavoro, nella consapevolezza che ciò può avvenire solo mettendo al centro e investendo sulle persone”, sottolinea Giordano Fatali, presidente e fondatore di HRC Group.
Negli ultimi dodici mesi, da febbraio 2020 a oggi, la percentuale di ricerche per lavoro da remoto in Italia è aumentata del 381%. Ma le aziende si sono mosse altrettanto velocemente? Nella sessione di HRC Barcamp dedicata ai Talent Trends, Indeed risponderà a questa domanda presentando l’evoluzione del mondo talent nel corso dell’ultimo anno e i trend emergenti del 2021.
Sul tema dei Labour Trends, invece, il contributo di Dentons, azienda multinazionale di studi legali presente in più di 75 paesi, si concentrerà sui possibili scenari di evoluzione regolamentare dello smartworking, partendo da quanto avvenuto durante la fase di lockdown, quando il maggior incremento del ricorso al lavoro agile si è registrato nelle aziende medio grandi (50-249 dipendenti) e nelle grandi aziende (250+ dipendenti), con tassi di crescita rispettivamente del 21,6% e del 31,4%. Una tendenza proseguita anche nella cosiddetta fase 2 (maggio-giugno 2020), con un dipendente su 4 delle grandi aziende ancora in modalità smart-working.
Strettamente connesso a questo tema lo sviluppo del digitale, al centro dell’analisi di Allos, società di consulenza internazionale pioniera nella realizzazione di progettualità HR, da cui emergono le parole-chiave del lavoro del futuro: digitalizzazione, utilizzo dei dati, nuovi modelli di valutazione delle performance e di interazione tra le risorse, con la gestione delle riunioni ripensata su tre piani, culturale, business, tecnologico. L’evoluzione della learning experience verso modelli di fruizione continui, alimentati da fonti di contenuto distribuite ed eterogenee, metterà infatti sempre di più il dipendente al centro delle strategie aziendali.
Se è l’azienda ad andare dal dipendente, è importante capire quali siano i Training trends, ovvero come siano cambiate le esigenze soprattutto in campo formativo nell’ultimo anno e quali saranno gli scenari di sviluppo dell’e-learning nel 2021. Come sottolinea Goodhabitz, multinazionale olandese sbarcata in Italia nel 2011 che ha rivoluzionato il mondo dell’e-learning aziendale, da un primo confronto 2019-20 sull’utilizzo di oltre 80 corsi online da parte di un campione di 1.500 aziende clienti e 2 milioni di “studenti”, emerge come il mese di marzo 2020 abbia visto il raddoppio del numero dei corsi seguiti, fino al picco di aprile, mese in cui le lezioni fruite sono state 1 milione rispetto alle 200mila del 2019.
Mentre tra i corsi più inseriti nei piani formativi dagli HR Manager troviamo il corso “Teamwork online”, spinto dal 30% dei clienti di GoodHabitz e altri corsi per ottimizzare i processi lavorativi a distanza, come “Gestione del tempo” o “GDPR e Privacy”, la classifica dei 10 corsi più scelti dagli studenti mostra un 60% di corsi dedicati al benessere psicofisico, con la scelta di titoli come “Gestione del cambiamento”, Mindfulness”, “Dormire bene” e “Conta fino a 10! Gestire le emozioni”.
I bisogni e le preferenze dei dipendenti saranno esplorati anche da UP Day, che presenterà i risultati di un’Indagine condotta con Tecné su un campione di 2.000 intervistati in età compresa tra i 24 e i 64 anni. I primi risultati evidenziano come ben l’84,3% del campione preferirebbe un aumento di 2.000 euro in buoni pasto o buoni spesa oppure un valore equivalente di servizi di welfare aziendale piuttosto che avere 1.200 euro netti in busta paga. Inoltre, il 67,5% ritiene che le imprese traggano vantaggio dall’offrire buoni spesa e altri beni e servizi in welfare.
Marco Barbieri
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Novembre 18, 2024