Zucchetti ha sviluppato Digital CFO, il software di credit intelligence e di check up d’impresa che svolge il ruolo di assist fondamentale per evitare che aziende meritevoli si vedano negati i finanziamenti
Zucchetti, gruppo attento alle politiche di welfare e proprietario di Amilon e Double You – la prima società leader nel segmento delle loyalty card, delle gift card, nei voucher e nei coupon elettronici, la seconda provider di welfare aziendale – ha dimostrato attenzione ai nuovi finanziamenti rivolti alle pmi e regolati dai decreti Cura Italia e Liquidità. Il decreto Cura Italia garantisce il potenziamento, oltre che del servizio sanitario nazionale, anche delle misure di sostegno economico a famiglie, lavoratori e imprese; il decreto Liquidità facilita alle imprese l’accesso al credito e la gestione degli adempimenti fiscali.
Le aziende però, dopo mesi di lockdown e un’economia che fatica a ripartire necessitano di questi finanziamenti come ossigeno e devono quindi mettersi nelle condizioni di assicurarsi la fiducia da parte degli istituti finanziari. La soluzione offerta da Zucchetti si prefigge infatti di disporre di una moltitudine di funzionalità, prima fra tutte Digital MCC, lo strumento che permette a imprese e commercialisti di verificare in anteprima l’accesso dell’azienda alla garanzia del Medio Credito Centrale, sia in condizioni standard che alla luce dei vari decreti emanati per il rilancio del Paese, consentendo quindi, in caso di anomalie, di sanarle in tempi utili per predisporre l’effettiva richiesta di finanziamento solo quando si è sicuri di poterlo ottenere.
Ma non è finita qui, perché, in ottica di trasparenza, Digital CFO nella sua veste di strumento di check up d’impresa a 360 gradi permette anche al soggetto richiedente di presentare agli istituti di credito dati storici e prospettici sui rapporti con il sistema bancario, performance aziendali, assenza di segnali di crisi, flussi di cassa futuri e merito creditizio aiutando così le banche a stabilire con più facilità verso chi indirizzare i propri finanziamenti.
Tutto questo in uno scenario in cui i rapporti con le banche diverranno sempre più severi, anche in conseguenza dell’entrata in vigore, dal 2021, della normativa europea Loan Origination & Monitoring e della nuova definizione di default ABI. La prima imporrà infatti alle banche un costante monitoraggio della salute dei clienti e la seconda alzerà notevolmente gli standard che le aziende dovranno avere per essere ritenute finanziabili; ecco perché gli strumenti di credit intelligence si renderanno indispensabili per la gestione automatica e istantanea dei parametri necessari alla creazione di un rapporto di fiducia e trasparenza con la banca.
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Agosto 28, 2024