8a edizione di Well@Work 2025: il welfare come principio universale, il 65,9% dei dipendenti soffre di stress, 8 italiani su 10 chiedono più soluzioni per il benessere e cresce l’esigenza del digital detox
Well@Work 2025 è l’appuntamento organizzato da HRC Community dedicato al benessere nei luoghi di lavoro. L’incontro, ospitato presso la sede di Sole 24 Ore Formazione di Milano, ha visto la partecipazione di esperti, aziende e istituzioni per esplorare le nuove frontiere del wellbeing e la sua crescente rilevanza strategica per il futuro delle organizzazioni.
Il tema centrale dell’edizione di quest’anno, One Health: il benessere come principio universale, ha guidato un dibattito ricco di spunti innovativi. Attraverso interventi di leader aziendali e professionisti del settore, è emersa con forza la necessità di un approccio integrato al benessere, che consideri l’interconnessione tra salute fisica, mentale e sociale.
I RISULTATI DELLA RICERCA SUL WELFARE:
Cosa chiedono i lavoratori?
- 89,4%: più tempo per sé e per le proprie passioni
- 63,5%: supporto per meditazione, yoga e accesso a psicologi
- 86,2%: più tempo per amici e famiglia
- 79%: maggiore possibilità di riposare
Fattori chiave per il benessere aziendale
- 94,6%: un buon clima aziendale con rapporti sani tra colleghi e superiori
- 92,2%: un buon bilanciamento tra vita privata e lavoro
- 91,6%: orari di lavoro flessibili
- 64,1%: la possibilità di lavorare in smart working
Stress e burnout diffusi
- 31,8% dei lavoratori dipendenti ha provato sensazioni di esaurimento e alienazione dal lavoro La percentuale sale al 47,7% tra i giovani (18-34 anni), segno di una crisi generazionale
- Il 73% dei dipendenti ha vissuto situazioni di stress o ansia legate al lavoro
- 3 milioni di lavoratori soffrono della sindrome di corridoio, dove stress lavorativo e personale si mescolano: il 36,1% porta i problemi lavorativi a casa, influenzando negativamente le relazioni personali e il 25,7% porta i problemi personali al lavoro, con effetti negativi sulla performance
I dati della ricerca HR & PAYROLL PULSE
Durante la mattinata sono stati presentati i dati della ricerca HR & PAYROLL PULSE condotta da SD Worx che ha analizzato il mondo del lavoro in 16 Paesi europei, coinvolgendo un campione di 5.625 decisori HR e 16.000 dipendenti. Lo studio ha messo in evidenza le principali sfide che le aziende devono affrontare, con un focus su stress lavorativo, trasformazione digitale e gestione delle risorse umane. Uno dei dati più allarmanti riguarda il benessere dei lavoratori: il 65,9% dei dipendenti tra i 35 e i 49 anni dichiara di soffrire di stress. Le donne risultano più colpite (65%) rispetto agli uomini (62%). Anche il tema dei congedi lavorativi mostra una disparità di genere: il 14,8% degli uomini usufruisce di permessi rispetto all’8,7% delle donne.
LE SFIDE HR
- Automatizzazione e Digital Transformation sono una priorità per il 16% delle aziende
- Comunicazione interna e trasparenza restano un tema centrale per il 20% delle organizzazioni
- Vincoli di budget e controllo dei costi rappresentano una sfida per il 14% delle imprese
“La ricerca HR Payroll & Pulse di SD Worx evidenzia come a livello europeo la prima sfida che preoccupa i decisori HR sia, con il 27,6% delle risposte, legata al benessere dei dipendenti (a sostegno della salute mentale, fisica ed emotiva). In Italia il dato cala leggermente (27%) seguito dalla necessità di gestire il lavoro flessibile (orari di lavoro flessibili, modelli remoti e ibridi) con il 26% delle risposte. La digitalizzazione dei processi HR può essere un valido supporto perché permette di avere facilmente dati certi, definisce processi snelli e distribuiti, liberando così tempo e risorse per attività a valore aggiunto”, ha dichiarato Alessandra Colao, Direttrice Comunicazione SD Worx Italy.
Durante la mattinata, sono stati presentati anche i dati della ricerca derivanti dall’8° Rapporto Censis-Eudaimon 2025 sul welfare aziendale dal quale è emerso come il lavoro non sia più solo un mezzo di sostentamento, ma deve contribuire al benessere complessivo del lavoratore. Le aziende devono diventare “hub del benessere”, promuovendo ambienti sani e supportando la salute mentale dei dipendenti.
“In un panorama del lavoro in continua evoluzione, le aziende hanno la responsabilità crescente di prendersi carico non solo della salute, ma anche del benessere complessivo delle persone. Oggi, il benessere non può essere considerato un tema isolato legato alla salute fisica e mentale, ma deve essere interpretato come una responsabilità condivisa, un modello di co-responsabilità tra azienda e lavoratori”, ha dichiarato Marco Gallo, Managing Director di HRC Community.
L’educazione finanziaria potenzia il welfare aziendale
Novembre 18, 2024