9 Novembre2023

VI Rapporto ADAPT e Intesa Sanpaolo: welfare occupazionale nel comparto artigiano e il focus Regione Lazio

adapt

Presentati i risultati della ricerca “Welfare for people. Sesto Rapporto ADAPT su welfare occupazionale e aziendale in Italia”, condotta da Fondazione ADAPT in collaborazione con Intesa Sanpaolo

Lo studio, curato dalla Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT con il supporto di Gruppo Intesa Sanpaolo, testimonia – a fronte di una popolazione sempre più longeva e di un tasso di denatalità importante – la comune volontà di approfondire il tema del welfare aziendale e occupazionale. Esso rappresenta infatti un fondamentale strumento di integrazione del welfare state e di democrazia economica.

Il Rapporto si propone, in continuità con le indagini condotte nelle edizioni precedenti, di cogliere i tratti evolutivi del welfare occupazionale e aziendale, passando per un costante sforzo di verifica sul campo, possibile grazie al dialogo con gli operatori e i principali protagonisti del welfare in diversi settori economici, territori e sistemi di relazioni industriali.

Per questa edizione sono stati analizzati 22 CCNL afferenti ai settori metalmeccanico, chimico-farmaceutico, industria alimentare, terziario distribuzione e servizi e artigianato. L’analisi anche di tipo longitudinale ha preso in considerazione sia gli ultimi rinnovi, che i testi contrattuali a partire dal 2003. Per la contrattazione aziendale, si è attinto dalla banca dati FareContrattazione (che conta più di 5.000 contratti di secondo livello) sottoscritti nei cinque macrosettori contrattuali richiamati, arrivando a individuare una serie di buone pratiche.

In questa VI edizione del Rapporto si offre un’analisi del welfare occupazionale esistente nel comparto artigiano, dando conto del ruolo importante svolto dalla bilateralità a livello nazionale e territoriale proseguendo l’analisi delle modalità di raccordo tra welfare occupazionale e dinamiche del mercato del lavoro con un nuovo focus geografico che ha riguardato la Regione Lazio. Oltre ai dati Istat e Infocamere relativi al contesto demografico e produttivo regionale, sono state prese in considerazione le evidenze di alcuni report (EBLART, 1° Rapporto sull’artigianato del Lazio le imprese artigiane e la domanda di lavoro, 2019; GENERALI, Welfare Index PMI. Rapporto 2021, 2021). Funzionale alla ricerca è stata poi una mappatura delle prestazioni erogate nell’ambito del welfare bilaterale nel settore dell ’artigianato laziale, nonché delle iniziative di welfare aziendale a livello regionale. Rispetto alle quali si è riscontrato che sul versante demografico il territorio laziale segue i macrotrend di decrescita della popolazione e crisi del tasso di natalità diffusi a livello nazionale, sul versante occupazionale, per quanto si registrino segnali positivi per l’occupazione femminile e giovanile, i dati per queste due componenti mostrano numeri ancora inferiori rispetto ai valori nazionali. Le donne e i giovani sembrano faticare ad entrare e rimanere nel mondo del lavoro, se pur il quadro risulta diversificato a seconda del territorio provinciale e dal settore di riferimento.

L’approfondimento tematico, infine, si è focalizzato sul rapporto tra salute e lavoro, in virtù della crescente attenzione per il tema della salute all’interno delle organizzazioni, rilevata nelle precedenti edizioni e dell’evoluzione del ruolo dei fondi sanitari integrativi istituiti dalla contrattazione collettiva.

Nel dettaglio i principali capitoli:

SOSTEGNO AL REDDITO:

Dal luglio 2016 Fsba (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato) ha garantito, in favore dei dipendenti delle imprese artigiane iscritte al sistema bilaterale, un assegno di durata e misura pari all ’assegno ordinario di integrazione salariale, erogato in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta a eventi transitori o situazioni temporanee di mercato, e un assegno di solidarietà, riconosciuto in caso di riduzione dell’orario di lavoro finalizzata a evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo. Però, a partire dall’accordo interconfederale del 2 settembre 2022, che ha adeguato il funzionamento di Fsba alle previsioni della legge di bilancio del 2022, le prestazioni erogate dal fondo sono state differenziate in base alle dimensioni dell ’impresa. Il fondo, quindi, eroga a partire dal 2023 un assegno di integrazione salariale per ragioni ordinarie e straordinarie (AIS) e un assegno di integrazione salariale per ragioni straordinarie (ACIGS) di cui possono beneficiare i lavoratori subordinati dipendenti da datori di lavoro vincolati a Fsba che abbiano alle proprie dipendenze più di 15 lavoratori.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE:

Nonostante i ripetuti tentativi di dar vita ad un fondo autonomo di previdenza complementare per i lavoratori del comparto, le parti collettive dell ’artigianato hanno presto dovuto riscontrare che «poche migliaia di lavoratori sono iscritti al fondo di riferimento del comparto a fronte d i una vastissima platea di potenziali aderenti» (accordo interconfederale del 23 novembre 2016), con la conseguenza che, il 27 gennaio 2011, è stato sottoscritto l’accordo di trasferimento degli iscritti ad Arti.Fond. al fondo Fon.Te., ossia il fondo di previdenza complementare costituito per i dipendenti delle aziende del terziario, che ad oggi risulta, all’interno dei CCNL del comparto (ad
eccezione dell’area edile), il fondo di riferimento per la previdenza complementare.

ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA:

Maggiore fortuna ha avuto il fondo di assistenza sanitaria integrativa San.Arti., costituito con l ’accordo interconfederale del 21 settembre 2010. Sul punto è necessario sottolineare come, prima della costituzione del fondo nazionale, alcune prestazioni in materia di assistenza sanitaria integrativa fossero erogate dagli enti regionali, che, però, dal 2010 in poi, a causa della costituzione di San.Arti., hanno preferito concentrare le proprie risorse su altre misure. Tra le misure previste da San.Arti. in favore dei lavoratori iscritti, meritano particolare attenzione il rimborso integrale dei ticket sanitari sostenuti per visite, accertamenti diagnostici e accessi al pronto soccorso effettuati tramite il Servizio sanitario nazionale nel massimo di 600 euro all’anno, l’erogazione di prestazioni sanitarie, visite specialistiche, esami laboratoriali in strutture convenzionate nei limiti di 1.500 euro all ’anno, oltre specifici pacchetti di prestazioni, con diversi massimali, in caso di ricovero o maternità o per specifici trattamenti di fisioterapia o psicoterapia oppure per visite oculistiche e odontoiatriche. È da sottolineare che, accanto alle prestazioni per il lavoratore, il fondo eroga alcune specifiche prestazioni anche per i familiari, la cui quota di iscrizione è a carico del lavoratore e ammonta a 110 euro annui o 10 euro mensili per i familiari di età compresa tra 0 e 18 anni e a 175 euro annui o 15 euro mensili per i familiari di età compresa tra i 18 anni e i 75 anni.

FORMAZIONE CONTINUA:

Le parti si sono dotate, con l’accordo interconfederale del 6 giugno 2001, di uno specifico fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua (Fondartigianato), la cui costituzione è stata incentivata dall’art. 118 della l. n. 388/2000, che ha previsto per le parti sociali la possibilità di istituire specifici fondi al fine di promuovere lo sviluppo della formazione professionale. Fondartigianato, dunque, in virtù della sua peculiare natura di ente previsto dalle parti sociali in attuazione di una disposizione legislativa, è finanziato mediante i contributi obbligatori per la formazione versati all’Inps (pari allo 0,30% del monte salari) e che l’istituto provvede a trasferire, per l ’ammontare versato dai datori iscritti a Fondartigianato, al fondo stesso.

CONCILIAZIONE VITA-LAVORO:

Accanto alle misure tradizionali di welfare, nella contrattazione collettiva del comparto stanno trovando spazio anche le tematiche relative alla conciliazione delle esigenze di vita e di lavoro dei lavoratori. In particolare, ad occuparsi del tema è sopraTtutto la contrattazione nazionale, nella quale si distinguono misure che cercano di rendere più flessibile l ’orario di lavoro (come la trasformazione temporanea del rapporto di lavoro mediante una riduzione dell’orario settimanale), da altre che favoriscono l’utilizzo di congedi o permessi aggiuntivi, retribuiti e no, a copertura di particolari situazioni o eventi.

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITà:

Tra le prestazioni più diffuse, soprattutto nel panorama della bilateralità regionale, si registrano le prestazioni a sostegno della genitorialità e dell’educazione dei lavoratori e dei figli. In particolare, nella maggior parte dei casi, le prestazioni sono erogate dagli enti bilaterali regionali ai lavoratori di tutti i settori del comparto artigiano in virtù di accordi interconfederali, mentre più raro è il caso di misure previste dai contratti regionali di categoria.

Con questo Sesto rapporto ci proponiamo di continuare ad offrire e aggiornare un quadro sufficientemente ampio e attendibile di informazioni, modelli e linee di azione, utile a orientare le scelte di lavoratori e imprese, e contribuire a ricondurre in una logica di sistema le molteplici e variegate esperienze in atto – spiega Michele Tiraboschi, Coordinatore scientifico ADAPT – Il nostro intento è quello di inquadrare il tema nell’ambito di quella che, come gruppo di ricerca ADAPT, abbiamo da tempo definito la nuova grande trasformazione del lavoro. Una trasformazione rispetto alla quale il welfare, se utilizzato correttamente, può rappresentare uno dei principali ambiti entro cui delineare un nuovo ordine economico e sociale, sostenibile per la finanza pubblica e funzionale al giusto equilibro tra istanze della produzione e istanze della giustizia sociale.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Tiziana Lamberti, Executive Director Wealth Management & Protection di Intesa Sanpaolo – è essere un punto di riferimento per le esigenze delle aziende e dei dipendenti, forti anche dell’esperienza virtuosa maturata nel nostro contesto aziendale. Abbiamo per questo messo a punto una piattaforma digitale per agevolare la fruizione dei diversi programmi di welfare aziendale disponibili. In collaborazione con la nostra Divisione Insurance, abbiamo infine attivato un ecosistema di prodotti e servizi pensato per la clientela senior, ed i caregiver che li assistono. I piani di welfare aziendale – ha aggiunto – sono anche volano di sviluppo economico, stimolo all’incremento della produttività, facilitatore del dialogo tra azienda e lavoratori, e strumento di rafforzamento del rapporto con il territorio di riferimento”.

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