Sanofi vara un nuovo accordo integrativo basato su una modalità di lavoro mista che comprende flessibilità, autonomia e responsabilizzazione del singolo
Sanofi ha siglato con i sindacati territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil un nuovo accordo integrativo che si proietta al futuro, sancendo una modalità di lavoro mista che permette al singolo collaboratore di gestire in totale autonomia dove (in remoto o in presenza), quando (nessuna rendicontazione oraria, permissistica e straordinari) e come esprimere la propria responsabilità e il proprio contributo ai risultati dell’azienda. Ribadendo la centralità della persona all’interno della cultura aziendale, Sanofi delinea un nuovo modello di lavoro ancora più flessibile, attrattivo e inclusivo.
Tra le prime realtà in Italia ad avviare lo smart working nel 2014 e ad eliminare qualsiasi obbligo di timbratura già nel 2018, a fine maggio dello scorso anno Sanofi Italia ufficializzava il lavoro agile sino a 5 giorni a settimana portando, di fatto, la postazione di lavoro a casa dei suoi collaboratori: ergonomica e completa di dotazioni informatiche e connessione veloce. In Italia, Sanofi è una delle principali realtà industriali del settore farmaceutico con una presenza radicata su tutto il territorio nazionale, un fatturato di circa 1,4 miliardi di euro nel 2020, oltre 2.000 persone tra dipendenti e collaboratori.
Nel nuovo accordo Sanofi pone in primo piano una cultura d’impresa fondata sul rispetto, sulla valorizzazione delle diversità e dell’inclusione, attraverso l’adozione di buone pratiche gestionali e organizzative improntate sul rispetto dei diritti e della libertà della singola persona e sulla tutela di ogni forma di “fragilità”. Alla base del modello attuale, vi è una nuova cultura manageriale che punta tutto su fiducia e delega, responsabilità del singolo nel contribuire agli obiettivi aziendali, supportata negli ultimi mesi da oltre cento sessioni webinar specifiche per collaboratori e manager dedicate alle competenze e alle sensibilità necessarie. Occasioni di aperto confronto e condivisione rispetto ai comportamenti individuali e collettivi da mettere in campo per segnare un vero cambio di passo. Oggi, questi comportamenti e rituali, siano essi individuali o collettivi, sono raccolti e ufficializzati in una “etiquette” del lavoro agile, al cui processo di cocreazione hanno preso parte i collaboratori stessi sotto la guida di esperti dell’Osservatorio Smartworking del Politecnico di Milano che, per altro, colloca Sanofi tra le aziende top di tutti i benchmark che periodicamente elabora.
“Le complessità affrontate lo scorso anno ci hanno spinti a interrogarci sul nostro modo di lavorare insieme, permettendoci di raggiungere traguardi importanti. Tutto questo ha di fatto accelerato il processo di trasformazione che già da anni ci ha visti intraprendere azioni a favore delle nostre persone, mettendo in evidenza aspetti che oggi sono per noi cruciali: condividere valori comuni, integrare il lavoro alla nostra sfera più personale e familiare, accettare le difficoltà e gli errori, tutelare fermamente le fragilità. Siamo arrivati così a definire, insieme, un approccio rivoluzionario che si basa sulla piena flessibilità e autonomia per i nostri collaboratori, consentendo loro di scegliere dove, quando e come lavorare. Una svolta che si fonda su fiducia e responsabilità, oltre che su una nuova cultura manageriale, con l’obiettivo di sprigionare il valore del gruppo. Ci attendono infatti grandi sfide e nuove opportunità: senza la forza di una squadra, nessuna innovazione è davvero possibile”, dichiara Laura Bruno, direttore Risorse Umane di Sanofi in Italia.
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