Princes Industrie Alimentari ha inaugurato un nuovo modello operativo per il 2021 che promuove la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e l’introduzione di pratiche di Agricoltura 4.0
Con l’ultimo incontro con le Cooperative agricole e le Organizzazioni di Produttori del territorio, Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la lavorazione del pomodoro, ha inaugurato le attività della stagione 2021 del pomodoro. Princes Industrie Alimentari conferma il proprio impegno per l’economia della Capitanata anche attraverso l’assunzione di oltre 1,100 risorse umane per far fronte alle necessità della campagna (da dedicarsi ai reparti agronomici, logistica, produzione e controllo qualità). La nuova campagna di Princes Industrie Alimentari vede il rafforzamento dei progetti per promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica e l’introduzione di pratiche di Agricoltura 4.0, fondamentali per sostenere la filiera del pomodoro del Mezzogiorno sul lungo termine, aumentandone la competitività sul mercato europeo.
“La stagione 2021 rappresenta un momento cruciale per consolidare i tanti impegni assunti in direzione della sostenibilità – ambientale, etica e sociale – ma anche un’occasione per la filiera del Mezzogiorno italiano per impostare le direzioni di crescita futura. Senza rinunciare a un forte impegno per promuovere il rispetto dei valori etici e il rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva, Princes crede che solo con l’introduzione di tecnologie innovative cui mai si è ricorso in Capitanata si possa aumentare la competitività e gestire le risorse naturali in modo più efficiente – ha commentato Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari.
Rispetto allo scorso anno, le previsioni per il 2021 sono moderatamente positive. L’azienda prevede che entro fine settembre saranno lavorate oltre 250.000 tonnellate di pomodoro made in Puglia, superando così la precedente campagna. Princes Industrie Alimentari ha introdotto una nuova organizzazione del proprio team agronomico: da questa stagione ogni cooperativa che conferisce pomodoro a PIA ha un “Agronomo dedicato” che costituisce il punto di riferimento continuativo e lo snodo centrale nella relazione con l’azienda. L’Agronomo di PIA integra le proprie competenze professionali con il supporto di tecnologie innovative su cui Princes Industrie Alimentari ha massicciamente investito negli ultimi anni. L’azienda raccoglie dati direttamente dai campi attraverso rilevamenti satellitari e sonde di monitoraggio che vengono elaborati attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale (Machine Learning e Image Recognition). I dati forniscono agli Agronomi il supporto necessario per prendere decisioni rapide in merito a interventi da compiere (per esempio quelli fitosanitari) o gestire eventuali criticità (come, per esempio, fenomeni atmosferici violenti) in perfetto allineamento con i coltivatori. Un nuovo modello operativo che quindi semplifica e rende immediata la relazione Azienda-Produttori ottimizzando il processo a beneficio del prodotto finale.
Per supportare la filiera sul lungo termine, Princes Industrie Alimentari ha avviato un progetto per individuare le varietà di pomodoro più adatte alla Capitanata. Grazie alla collaborazione con otto aziende sementiere sono stati impiegati circa 440.000 semi per coltivare piante di pomodoro con caratteristiche peculiari, i cui frutti saranno sottoposti ad analisi qualitative e quantitative. L’obiettivo è quello di selezionare le varietà migliori per proporre un prodotto di rinnovata eccellenza a beneficio dei consumatori, garantire il rispetto delle caratteristiche naturali dei terreni della Capitanata e offrire un’opportunità di sviluppo dell’economia locale grazie a rese migliori.
Prosegue e si amplia anche l’implementazione dei progetti Ecofert e Trapview. Ecofert – il progetto sviluppato con l’Università di Foggia che permette la riduzione di acqua da irrigazione e azoto come fertilizzante – è stato implementato da oltre 140 coltivatori pari al 25% dei campi su cui si coltiva il pomodoro destinato a PIA. A pieno regime, Ecofert permette la riduzione di oltre il 6% dell’azoto distribuito e del 24% dell’acqua impiegata. Dal 2020 al 2021 l’estensione del sistema TrapView – il sistema di monitoraggio che prevede l’utilizzo di trappole digitalizzate per il pest control e la gestione degli interventi fitosanitari – è raddoppiata fino a raggiungere il 100% dei campi che forniscono i pomodori lavorati da PIA.
Tutti i pomodori di PIA sono tracciati grazie alla tecnologia blockchain attraverso una piattaforma sviluppata con Coldiretti. Il progetto fornisce al consumatore finale totale trasparenza e completa garanzia in termini di provenienza, trasporto e lavorazione del pomodoro.
Con oltre 25 milioni di quintali lavorati dal 2012, PIA è da sempre attenta alla sostenibilità economica della filiera e capofila nella determinazione di un prezzo equo e basato sugli effettivi costi di coltivazione, condiviso con le parti a inizio anno per permettere agli agricoltori un’ottimale pianificazione della stagione. Nel 2021 Princes Industrie Alimentari è stato l’unico trasformatore del Mezzogiorno ad aver siglato tutti gli accordi di conferimento già dal mese di marzo. L’azienda ha inoltre confermato la remunerazione prevista lo scorso anno che ha rappresentato un aumento storico per gli agricoltori della Capitanata.
Da sempre Princes Industrie Alimentari conduce specifici audit (in media tre all’anno per campo) sui campi delle aziende agricole partner per verificarne la conformità etica. In questa stagione anche una risorsa del progetto di inclusione sociale “Lavoro senza Frontiere” – avviato nel 2018 in collaborazione con le Caritas di Foggia e di Lucera che ha portato all’assunzione di migranti nello stabilimento di Foggia – parteciperà agli audit dopo uno specifico percorso di formazione completato nelle scorse settimane.
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Novembre 18, 2024