25 Luglio2019

Paternità e lavoro: i piani di P&G a sostegno dei neogenitori

Francesca Sagramora, direttrice delle risorse umane per la multinazionale Procter&Gamble Sud Europa e madre di due figli, parla dei piani di welfare a favore della genitorialità.

Servizi all’insegna del Work Life Balance, assistenza concierge per il disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche, Fitness Center in azienda e la possibilità di usufruire di Vibrant Living, programma volto a migliorare la salute e il benessere psicofisico dei dipendenti. Questi alcuni dei benefit predisposti nei piani aziendali della multinazionale Procter&Gamble Sud Europa, come spiegato dalla direttrice delle risorse umane, e madre di due figli, Francesca Sagramora in un’intervista rilasciata a Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci apparsa sul Sole 24 Ore. La grande novità sta però nei permessi di otto settimane retribuiti al 100% per i neo papà. Da marzo 2019, Share The Care è infatti volto a ridurre il gendar gap nel mondo del lavoro e ad offrire la possibilità di prendersi cura dei propri figli. “Siamo convinti che dopo il congedo di paternità, le persone torneranno al lavoro arricchite e con una sensibilità diversa nei confronti delle esigenze della genitorialità e quindi anche più disponibili e aperte verso le colleghe donne che affrontano una gravidanza”, sottolinea Sagramora.

A questa tutela, va aggiunta anche la convenzione stipulata col Ministero della Salute che permette ai genitori di iscrivere i figli negli asili nido vicino all’ufficio. Inoltre, insieme ai partners Intoo ed Entròpia, P&G propone Moms@Work, programma di consulenza e formazione sulla maternità in azienda e il reinserimento in ufficio; servizio congiunto al workshop Genitori al lavoro dedicato ai dipendenti con genitori anziani e/o figli piccoli e adolescenti. Nel quartier generale della multinazionale di Roma, il 60% del personale usufruisce delle politiche di lavoro improntate allo smart working lavorando a casa da 1 a 3 giorni a settimana concordati. Grazie al provider Easy Welfare poi, è stata predisposta una procedura attraverso la quale si può convertire il 100% dei premi di produzione in beni e servizi con l’aggiunta di un bonus del 10% da parte della stessa azienda, qualora se ne converta più del 50%.

La chiave per progredire nell’implementazione di piani di welfare aziendale? Secondo Francesca Sagramora è garantire ai propri dipendenti il diritto di “non dover mai scegliere tra loro e famiglia ed a portare avanti le due cose con equilibrio e soddisfazione”.

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