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30 Settembre 2021

Italy’s Best Employers: dove il lavoro fa bene al welfare

Italy's Best Employers

Secondo l’Italy’s Best Employers, il sondaggio realizzato da Statista, Heineken è l’azienda top employer 2022 in Italia

L’Italy’s Best Employers, il sondaggio realizzato da Statista, piattaforma digitale che raccoglie ed elabora dati economici, ha visto la partecipazione di circa 22.500 lavoratori dipendenti in Italia in oltre 3.000 aziende con più di 250 dipendenti in Italia suddivise in 20 settori di attività. I lavoratori sono stati consultati attraverso dei panel online permettendo loro di esprimere in modo anonimo e diretto la propria opinione sul proprio datore di lavoro. 400 aziende, tra medie imprese e multinazionali, e un pezzo del settore pubblico (ospedali, università, centri di ricerca). Ne è uscito un voto in modalità pagella scolastica che ha così permesso la costruzione di una classifica generale e di altre venti definite suddividendo queste 400 realtà per categorie economiche.

Come riportato nell’articolo di Fabio Sottocornola apparso sul Corriere della Sera, ciò che più interessa sono i meriti che hanno spinto le imprese nella classifica a partire dai piani di welfare aziendali che sono sempre più flessibili e sempre più costruiti attraverso dialogo e condivisione con i lavoratori, affinché questi possano essere assistiti anche dal punto di vista psicologico, disagio accresciuto in questi due ultimi due anni di pandemia.

Secondo il report di Patrizia Licata su corrierecomunicazione, la valutazione di Statista-Corriere della Sera è basata su due criteri principali. Il primo è la disponibilità di un lavoratore a consigliare il proprio datore di lavoro: i lavoratori dipendenti hanno dovuto rispondere alla domanda su quanto raccomanderebbero il proprio datore di lavoro a parenti e conoscenti su una scala da 0 a 10.

Il secondo criterio è rappresentato dai giudizi dei lavoratori su altri datori di lavoro all’interno dello stesso settore (valutazioni indirette): si è chiesto di consigliare oppure sconsigliare un altro datore di lavoro all’interno dello stesso settore d’impiego.

Conferma Gabriele Gabrielli, docente alla Luiss di Confindustria nei corsi di Organizzazione e gestione delle risorse umane e People management: «Dopo il grande disorientamento di un anno fa, oggi c’è maggiore consapevolezza ma anche prudenza nel disegnare nuove configurazioni organizzative. La verità è che nessuno sa bene che cosa vogliono i lavoratori. Quali aspettative hanno, quale senso cercano dal proprio lavoro? Il vecchio modello più soldi e più benefit non sembra in grado di convincere, per esempio, i giovani talenti che hanno bisogno di altro». Che cosa manca? «Non bastano più aspetti come la solidità finanziaria o le prospettive di carriera. Per trattenere persone valide oggi le imprese devono offrire garanzie sul bilanciamento tra vita e lavoro», spiega Marco Ceresa, numero uno di Randstad Italia Agenzia per il lavoro.

Considerando tutte le 20 categorie di attività l’azienda top employer 2022 in Italia è Heineken con un punteggio 9 nella scala da 1 a dieci. Seguono Ferrero (8,95), Ferrari (8,95), Banca d’Italia (8,94), Microsoft (8,86), Apple (8,86), Scuola Normale superiore (8,84), Politecnico di Milano (8,83), Barilla (8,83), Decathlon (8,83). Isolando la categoria Telecomunicazioni, le aziende top per il loro dipendenti sono Tim (punteggio 8,40 su un massimo di 10), Fastweb (8,03), WindTre (7,95) e, a completare la Top 20,Vodafone, Ericsson, Iliad, Sirti, Linkem e Tiscali.

 

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