Servizi aziendali

16 Novembre 2018

Fca e Cnhl: nuovo accordo per il welfare aziendale

Fca e Cnhl verso il rinnovo contrattuale tra assenza di Marchionne, settore auto in sofferenza e le richieste della Fiom

Fca e Cnhl dovranno giungere, dopo il referendum all’interno delle fabbriche previsto l’8 e 9 novembre, alla ridefinizione del nuovo Contratto collettivo specifico per il lavoro (Ccsl) stipulato assieme ai segretari generali e nazionali di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Aqcfr. La Fiom – esclusa dalla contrattazione per il terzo anno di seguito – nella persona di Francesca Re David, chiede un tavolo unico con Fca per la presentazione del piano industriale e occupazionale, ed un altro per il rinnovo contrattuale. Tutt’altro che semplice risulta dunque l’impresa, non solo dall’altra parte non ci sarà più Sergio Marchionne ma la situazione economica potrebbe non venire incontro alle esigenze dei lavoratori nell’orizzonte di un settore auto già in sofferenza. Sette i capitoli della nuova piattaforma relativi a diritti sindacali, orari di lavoro, welfare aziendale, inquadramento professionale, formazione e diritto allo studio, sicurezza sul lavoro e aumenti retributivi. Rispetto all’accordo del 2010 su Pomigliano, oggi i cinque sindacati puntano dritto all’aumento delle paghe base nell’ordine del 10% a regime in 4 anni, della contribuzione aziendale al fondo sanitario ed ai fondi previdenziali contrattuali, delle indennità su festivi, straordinari e recuperi. Sul piano normativo si richiede un rafforzamento della formazione professionale, del diritto allo studio e un miglioramento degli istituti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso part time, ferie solidali, banca delle ore, forme sperimentali di smart working e telelavoro. Per quanto riguarda invece il piano strettamente sindacale, si necessita di una maggiore partecipazione dei lavoratori, attraverso i loro rappresentanti, alle scelte aziendali e all’organizzazione del lavoro.

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