Birra Peroni, nuove policy riguardanti i congedi parentali: 10 giorni aggiuntivi di congedo paternità, 22 giorni ai genitori intenzionali o di fatto, 80% di lavoro da remoto e percorsi di mentoring per tutte e tutti
Birra Peroni continua il suo percorso nella DE&I attraverso l’introduzione di una nuova “parental policy” che mette al centro il benessere di neonate e neonati. L’obiettivo è quello di favorire una più corretta redistribuzione dei carichi familiari nella cura di una figlia o di un figlio con pari opportunità per i genitori intenzionali o di fatto, a prescindere dal genere, dallo stato civile e dall’orientamento sessuale. A partire da aprile, in Birra Peroni sarà quindi possibile usufruire di:
- 22 giorni di congedo di paternità (10 giorni aggiuntivi di congedo da sommare a quanto già previsto per legge);
- 22 giorni di congedo per i genitori intenzionali o di fatto, così da assicurare un congedo dalla durata uguale;
In entrambi i casi le giornate saranno fruibili entro il primo anno di vita della figlia o del figlio, anche in modo non continuativo, con un’indennità pari al 100% dello stipendio. - Fino all’80% di lavoro da remoto per tutti i neo-genitori fino ai 3 anni della figlia o del figlio;
- Un percorso di mentoring dedicato a tutte le neo-mamme e i neo-papà per favorire il rientro in azienda e supportarli in questa nuova fase di vita, così da prendere consapevolezza delle competenze sviluppate attraverso l’esperienza della genitorialità e metterle a frutto anche nella vita professionale.
“Questa parental policy rappresenta un ulteriore e fondamentale passo nelle nostre politiche di DE&I, un passo che lavora su molteplici livelli” racconta Gianluca di Gioia, Direttore Risorse Umane di Birra Peroni “In primo luogo vogliamo fare in modo che tutti i neonati abbiamo la possibilità di trascorrere quanto più tempo possibile con entrambi i genitori e insieme permettere ai neo-genitori di riequilibrare i carichi familiari a seguito dell’arrivo di una figlia o di un figlio, di avere un giusto tempo per sé stessi e per la cura della famiglia. In particolare, su quest’ultimo punto, la nuova policy ci aiuta a scardinare lo stereotipo che vuole le mamme biologiche come le persone a cui è assegnata la maggior parte della cura dei figli, con gli impatti che questo ancora ha sulla vita personale delle donne o gli eventuali percorsi di carriera delle madri lavoratrici, ma anche sugli uomini, che sembrano socialmente disincentivati dallo svolgere a pieno il ruolo di padri. Inoltre, nell’introdurre queste novità abbiamo ritenuto importante riconoscere pari opportunità a tutti i genitori intenzionali o di fatto, perché crediamo che per una vera inclusione sia necessaria equità e continueremo a lavorare in questa direzione.”
La nuova parental policy di Birra Peroni si aggiunge ad una serie di iniziative che l’azienda sta portando avanti nell’area DE&I grazie al supporto di partner specializzati, come Valore D (leggi la nostra intervista alla Direttrice Generale Barbara Falcomer) e Parks – Liberi e Uguali, e il lavoro di BEpowER, l’Employee Resource Group aziendale che si propone di favorire la crescita professionale delle donne al suo interno. L’azienda, ad esempio, ha coinvolto il 100% dei suoi people manager in percorsi di formazione per il superamento dei pregiudizi inconsapevoli, con l’obiettivo di creare team sempre più inclusivi. Di recente, in collaborazione con Elis, ha lanciato STEMtoBEer per affrontare il tema degli stereotipi di genere nelle carriere STEM, assicurando stage per sole donne. Un’iniziativa, quest’ultima, che rafforza la linea di azione di Birra Peroni a favore dell’empowerment femminile e che rientra nella strategia complessiva di raggiungimento del 50% di donne nei leadership team entro il 2030.
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