Sygmund è la nuova app pensata per offrire alle persone un sostegno psicologico h24, grazie all’intervento di più di 500 psicologi a disposizione per risolvere qualsiasi problema legato ad ansia e stress e migliorare la qualità della vita
Come dimostrato in un recente articolo, la felicità è una meta-competenza scientifica che si raggiunge attraverso una serie di strategie di co-costruzione che coinvolgono le persone e i contesti nei quali lavorano. In questo orizzonte di cambiamento della concezione del welfare che riparte dal suo grado zero, è stata presentata Sygmund, la prima app che permette di avere a disposizione uno psicologo h24 sette giorni su sette. Sulla piattaforma operano più di 500 psicologi, tutti iscritti all’ordine (soggetti alle regole deontologiche) e costantemente monitorati tramite formazione. In tempo reale possono offrire counseling psicologico e aiutare chi accede al servizio.
La app era stata pensata prima del Covid da Alessandro De Carlo, docente universitario di psicologia e psicologia del lavoro (Università di Padova e Giustino Fortunato di Benevento) che si occupa di formare i Chief Mental Health Officer, i manager che nelle società e nelle aziende si occupano della salute psicofisica dei dipendenti, figura che negli Stati Uniti ha già sostituito quella del Chief Happiness Manager. Studi e sondaggi recenti indicano percentuali altissime (più del 70%) di persone che hanno dichiarato di aver problemi di ansia e stress legati al Covid. La piattaforma offre infatti la possibilità alle persone di affrontare problemi tradizionali: problemi di coppia, problemi legati alle dipendenze etc etc. L’intervento psicologico in Sygmund comprende attività di counseling psicologico, ascolto e supporto, coaching ed empowerment che spaziano dalla prevenzione del disagio al supporto in situazioni problematiche, dalla crescita personale e relazionale all’aumento delle proprie possibilità e performance.
In questo senso l’applicazione di De Carlo arriva in soccorso anche delle aziende e dei lavoratori. Sono già cinque le imprese che si sono già rivolte al servizio per offrire un sostegno ai propri dipendenti: alle prese magari con lo smart working, la paura di recarsi sul posto di lavoro (lavori a contatto con il pubblico), la difficile gestione dei figli e degli anziani e tante altre situazioni che innalzano i livelli di ansia.
A Roma è nato qualche mese fa l’ufficio di scopo “Innovazione per le Politiche comportamentali – R2” che ha portato avanti la sperimentazione su due municipi di Roma (il IV e il XIII) insieme al prof. De Carlo e al suo team. A livello di Pubblica Amministrazione è stata la prima sperimentazione di questo tipo a livello mondiale e in presenza, un’esperienza che potrebbe estendersi ad altri municipi o controllate del Comune visto il buon esito. La sperimentazione è stata effettuata per un mese su 22 dipendenti di Roma Capitale per potenziare la capacità dei lavoratori di gestire ansia e stress nel periodo successivo al primo lockdown. La sperimentazione ha avuto ottimi riscontri. Sono stati misurati i livelli all’inizio e alla fine degli incontri ed è stata registrata una riduzione del 30% dei livelli di ansia e stress.
De Carlo dichiara: “Sono molto contento che un intervento così innovativo sia fatto in una pubblica amministrazione e nella Capitale. Si tratta di una eccellenza italiana – frutto di sinergie tra università, privati e player internazionali – che può portare benefici al Paese perché la salute e il benessere psicofisico dei lavoratori è fondamentale e si ripercuote direttamente sulla performance lavorativa e indirettamente sulla soddisfazione del cittadino”.
Lucia Medri
Le nuove dinamiche del welfare aziendale: l’integrazione dei public benefit
Agosto 28, 2024