L’agenzia TEAM LEWIS ha di recente lanciato a livello internazionale una policy Menopausa per incoraggiare reattivamente le dipendenti a discutere della menopausa e dell’impatto dei suoi sintomi sul posto di lavoro. Ne parliamo con Chiara Morelli, Vice President Italy & Iberia
Dal suo punto di osservazione, come mai non si parla mai di menopausa nonostante questa rappresenti un periodo della vita delle donne che dura per almeno il 40% della loro esistenza?
Partirei innanzitutto dalla definizione. La menopausa è un periodo che segna una fase importante della vita non solo delle donne, ma anche di tutte le persone con utero, e, nonostante ciò, viene spesso trascurata nel dibattito pubblico, ancor di più nei contesti lavorativi. Questo silenzio è sorprendente, considerando che la menopausa può avere una durata significativa. Purtroppo, esiste ancora uno stigma e una scarsa comprensione attorno a questo tema, e ciò rende difficile per le persone affrontare e discutere apertamente delle sfide legate a questa fase delicata. I sintomi, che possono durare in media quattro anni, variano da persona a persona e non tutti li vivono allo stesso modo. È fondamentale quindi riconoscere che il benessere e la salute mentale di chi attraversa questo momento possono essere notevolmente influenzati dalla cultura del luogo di lavoro. Con la nostra recente policy sulla menopausa, ci proponiamo di rompere questo silenzio e di fornire un supporto concreto al nostro team. Vogliamo creare uno spazio in cui tutti, indipendentemente dal genere, si sentano a proprio agio nel parlare di un processo naturale e inevitabile.
Qual è stata la situazione determinante che ha portato all’introduzione di una policy menopausa per le dipendenti?
La volontà è quella di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e comprensivo, in linea con i valori fondamentali dell’azienda. Il nostro team HR, infatti, che è composto da persone di diverse provenienze e che lavora in modo altamente integrato per trovare modelli e sinergie globali, ha concluso che in diversi Paesi c’erano persone del team che soffrivano di sintomi della menopausa e che questi incidevano direttamente sul loro benessere e sulle loro prestazioni lavorative, dagli sbalzi d’umore e di concentrazione ai problemi fisici, come stanchezza o vampate di calore. Naturalmente, il team si è messo all’opera per trovare soluzioni immediate, che hanno finito per culminare nello sviluppo di questa politica globale che affronta la questione in modo più completo. La policy, infatti, si fonda sulla consapevolezza che i sintomi della menopausa possono avere un impatto profondo sul benessere fisico, mentale ed emotivo, e riconosce che tali esperienze sono universali, colpendo persone di tutte le identità di genere. Non solo, con l’introduzione di queste linee guida TEAM LEWIS si impegna a garantire che tutti i membri del team siano informati e sensibilizzati riguardo alla menopausa, promuovendo un dialogo aperto e senza stigma su questo tema.
Durante il periodo della menopausa è scientificamente provato che cresce la creatività e nello stesso tempo si ha bisogno di una comunità, non solo femminile, che sia capace di accogliere questo cambiamento nella vita delle donne. Come dovrebbe rispondere un ambiente lavorativo e che tipo di strategie di welfare avete improntato in tal senso?
La creatività e il benessere del team sono una priorità, e lavoreremo insieme per garantire che ogni cambiamento sia accolto in modo positivo e costruttivo. Le nostre principali strategie di supporto per chi sta affrontano la menopausa includono un approccio diretto e personalizzato, con orari flessibili e possibilità di lavoro da remoto, oltre a risorse fisiche in ufficio per garantire il comfort. Promuoviamo l’istruzione e il dialogo aperto attraverso laboratori di sensibilizzazione e incontri con esperti, incoraggiando discussioni tra colleghi e manager e le risorse umane sono sempre disponibili per discutere accorgimenti ragionevoli, come lavorare senza videocamera durante le riunioni, e garantire l’accesso a risorse per alleviare i sintomi. Inoltre, manteniamo un ambiente di lavoro confortevole con sistemi di aria condizionata e ventilatori, e offriamo congedo per malattia se i sintomi influiscono sulla salute. Infine, organizziamo sessioni di sensibilizzazione ogni 6-12 mesi, siamo aperti a suggerimenti per migliorare il supporto e promuoviamo stili di vita sani per gestire meglio i sintomi.
Quali sono i numeri stimati relativi alla popolazione aziendale che usufruirà di questo piano?
Stimiamo che una percentuale significativa della nostra popolazione aziendale potrà usufruire di questo piano, considerando che il 67% del nostro team a livello globale è rappresentato da donne. Inoltre, poiché tutti i 26 uffici del mondo stanno adottando questa norma, possiamo prevedere che un numero consistente di nostre collaboratrici avrà accesso a supporti e risorse dedicate a questo tema.
In che modo valuterete l’impatto dell’iniziativa?
Attraverso un approccio multidimensionale. Innanzitutto, monitoreremo la risposta del team, sia di chi usufruirà dei benefici della policy che dei colleghi. Le risposte positive già emerse in questa prima fase sono un chiaro segnale di quanto le persone dello staff si sentano ascoltate e supportate. Inoltre, analizzeremo come questa politica contribuisca a creare un ambiente di lavoro più empatico, dove tutti si sentono incoraggiati a esprimere le proprie esigenze. Inoltre, ci impegniamo a rimanere aperti all’apprendimento da altre aziende e a cercare continuamente opportunità per espandere le nostre politiche di benessere e inclusione. Speriamo che la nostra iniziativa non solo venga apprezzata internamente, ma possa anche fungere da esempio per altre realtà, contribuendo a una cultura aziendale più empatica e inclusiva nell’intero settore.
Lucia Medri
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Novembre 18, 2024