Protagonisti

06 Giugno 2023

Formazione e ascolto trattengono in azienda circa l’80% dei neo assunti senior e il 70% degli junior

Cobar

COBAR Spa, società specializzata nella progettazione e realizzazione di opere edili pubbliche e private e restauri monumentali, si contraddistingue per azioni di responsabilità sociale sul territorio e attenzione e ascolto ai propri dipendenti. Intervista all’Amministratore e fondatore Vito Matteo Barozzi

Cobar spa possiede una popolazione aziendale composta da 401 addetti, di cui 297 dipendenti e 104 impiegati, i consulenti esterni con rapporto continuativo sono 45, per un totale organico a regime di 446 persone. Insieme all’amministratore e fondatore Vito Matteo Barozzi, vediamo nello specifico le misure welfare adottate perché, come riportato nella mission, “Cobar crede che l’impresa non possa essere distante dal territorio che la ospita e che l’ha vista crescere. Crede che le tappe della propria evoluzione siano merito anche di quelle donne e quegli uomini che hanno profuso energia nella definizione del know-how di impresa e che hanno consentito un valore aggiunto, a partire dal campo del restauro ad alto valore storico e artistico”.

Le vostre azioni si articolano su piani di assistenza specializzata che interessono settori nevralgici, iniziamo dalla sanità

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria mediante convenzioni per i collaboratori e i propri familiari, stiamo lavorando su tre fronti: anziché limitarci alla visita medica generale dal medico del lavoro, prevista per legge, facciamo fare ai nostri dipendenti ulteriori visite specialistiche (visite cardiologiche e pneumologiche, esami del sangue, esami delle urine) che possano indagare più in profondità la salute dei lavoratori a maggiore garanzia dello stesso. Predisponiamo delle convenzioni con strutture sanitarie per dare la possibilità di accedere a visite di controllo a tariffe agevolate; dotiamo inoltre gli impiegati di una polizza salute per coprire spese mediche ed indennizzi in caso di infortuni extralavorativi a maggior ristoro di quanto previsto dalla previdenza pubblica.

Per comprendere le esigenze dei vostri collaboratori e collaboratrici, vi affidate a un provider di welfare aziendale?

Utilizziamo lo strumento del questionario anonimo erogato da una  società specializzata in sondaggi elettorali che ha saputo tradurre l’obiettivo della nostra ricerca in quesiti semplici ma allo stesso tempo efficaci. La società è Winpoll di Verona.

Quali sono le criticità emerse dall’indagine e quali bisogni si è voluto soddisfare primariamente?

Le criticità maggiori le abbiamo riscontrate nel gradimento espresso sulla compatibilità tra i tempi di lavoro e i tempi di vita.

In merito invece alla formazione, come sono articolati i piani e in che modo completano l’attività lavorativa?

Per l’inserimento in azienda tendenzialmente dividiamo tra le figure senior e le figure junior, laddove, in sede di assunzione, le prime svolgono un periodo di prova diretto e le seconde invece mediante una fase di tutoraggio. Una volta che questo periodo di prova stabilisce che entrambe le parti sono soddisfatte del rapporto, allora personalizziamo dei piani di formazione che possano essere complementari alle competenze già possedute e che servano alla crescita professionale.

Più formazione per più assunzioni, qual è il rapporto?

Le statistiche interne ad oggi ci dicono che mediamente tra i neo assunti senior rimangono in azienda circa l’80%, mentre tra gli junior circa il 70%. Cosa che le statistiche non dicono è che nel nostro organico c’è un numero significativo di dipendenti che hanno iniziato a lavorare con Cobar e ci sono rimasti fino all’età pensionabile in maniera costante e continuativa.

Risulta siano attive anche delle soluzioni di sostegno per l’istruzione scolastica e universitaria dei parenti dei collaboratori…

Stiamo predisponendo una strumento che permetterà ai figli dei nostri dipendenti che ne facciano richiesta di accedere ad una “borsa di studio” che copra le tasse di iscrizione per tutta la durata del corso di studi universitario. Non siamo ancora addivenuti all’avvio di questa iniziativa perché stiamo studiando con il legale il modo migliore per gestire le modalità di monitoraggio di tale beneficio nel caso in cui le carriere universitarie, per vari motivi non riescano ad andare a compimento.

Rispetto invece a iniziative di engagement e/o di miglioramento della comunicazione tra il personale?

Organizziamo eventi e meeting aziendali dove condividere le esperienze derivanti dai vari cantieri in corso e per scambiare punti di vista tra i vari livelli e settori dell’azienda in clima informale che possa migliorare i rapporti.

Lucia Medri

 

Lascia un commento

Registrati alla nostra Newsletter