La dichiarazione del neo presidente della Commissione parlamentare di controllo sugli Enti gestori di previdenza privata, Tommaso Nannicini, convince AdEPP in quanto ribadisce l’importanza del welfare e di una più equa tassazione
“Basare le analisi sull’equilibrio tra entrate e uscite soltanto su stime futuristiche a 50 anni è un esercizio ardito da un punto di vista statistico, nonché gestionale. Ciò non significa che dobbiamo dimenticarci della sostenibilità, bensì farlo in maniera ragionevole, per sviluppare forme di welfare che assicurino la sopravvivenza di chi, quei contributi, li versa”, così il neo presidente della Commissione parlamentare di controllo sugli Enti gestori di previdenza privata, Tommaso Nannicini, nell’intervista rilasciata a Italia Oggi.
La dichiarazione di Nannicini affronta anche un altro tema caro al sistema AdEPP ossia lo “sviluppo” di quel welfare che gli Enti già mettono in campo e sul quale vorrebbero investire anche risorse che una tassazione equa potrebbe liberare.
Il nodo, infatti, resta da una parte su quella doppia tassazione alla quale sono soggette le Casse che resta un unicum in Europa e dall’altra su quel 26% che viene applicato come se gli Enti di previdenza private fossero enti speculativi e non erogatori di previdenza di primo pilastro. Da sottolineare che i fondi pensione, invece, sono tassati al 20%.
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Agosto 28, 2024