Previdenza

23 Novembre 2023

Fondi pensione: FondAereo vuol diventare internazionale e prepara il primo PEPP italiano

FondAreo con circa il 90% di copertura della platea potenziale ha come obiettivo l’internazionalizzazione e per questo ha presentato due nuove linee di prodotti per gli iscritti

FondAereo, il fondo pensione del personale navigante del trasporto aereo piloti e assistenti di volo, conta oltre 10mila iscritti, con una copertura di circa il 90% della platea potenziale. Un dato che è quasi un record nell’orizzonte dei Fondi di previdenza complementare, che mediamente raccolgono circa il 30% dei lavoratori.

E si tratta di una platea di iscritti un po’ particolare. “Il 66% degli aderenti a FondAereo – ha spiegato il presidente, Giovanni Platania – lavora in compagnie aeree che hanno basi operative in diversi Paesi europei, il 3% sono cittadini stranieri. Molti lavorano in compagnie come EasyJet, Malta Air. In prospettiva il campo dei potenziali aderenti a FondAereo in Europa si allarga quindi sempre di più”. E molti degli attuali iscritti al fondo potrebbero trovarsi nelle condizioni di essere trasferiti dalla propria compagnia a svolgere il lavoro in un altro Paese europeo, sottoponendosi a contratti e normative previdenziali diverse, finendo per interrompere i versamenti contributivi per la previdenza complementare.

Al Fondo arrivano molte sollecitazioni alla internazionalizzazione, così come “senza confini” è la carriera di molti lavoratori dell’aria. Ecco le richieste di trasferimento da fondi esteri (lavoratori che hanno già protezioni previdenziali in altri Paesi e chiedono di portare la loro posizione in FondAereo), richieste di mantenimento della propria posizione da parte di aderenti che si trasferiscono all’estero, oppure personale assunto all’estero che chiede di poter aderire. Per poter “seguire” i propri iscritti nella loro mobilità professionale FondaAereo ha deciso di studiare la possibilità di costituire un Fondo transfrontaliero, sarebbe il primo operante in Italia. È già in corso lo studio delle caratteristiche dei Paesi candidati ad ospitare una sezione di FondAereo, a partire dall’Irlanda.

La soluzione del fondo transfrontaliero – ha spiegato Giovanni Platania – consente, mantenendo la sede in Italia, l’apertura di sezioni nella EEA, l’Area Economica Europea.

La possibilità che uno IORP (un fondo transfrontaliero) possa operare in Italia, è prevista dal dlgs 252/2005 art. 15 ter (Operatività in Italia delle forme pensionistiche complementari comunitarie). È uno strumento che consente l’accentramento della gestione finanziaria e amministrativa; può essere costituito in qualsiasi paese dell’EEA – home country; ha la possibilità di creare al proprio interno tante sezioni (fondi) quanti sono i paesi nei quali opera (nel rispetto della normativa previdenziale e fiscale del paese stesso). In effetti queste sezioni si comportano come Fondi operanti nel Paese di destinazione (host country).

Ma non è l’unica ipotesi di internazionalizzazione perseguita da FondAereo. È allo studio la definizione di un Prodotto Pensionistico Individuale Paneuropeo (il cosiddetto PEPP) – in questo caso è una soluzione individuale, un terzo pilastro della previdenza – è un’iniziativa dell’Unione Europea volta a fornire un prodotto pensionistico flessibile e trasferibile per i cittadini europei. Per l’Italia si tratterebbe del primo PEPP. La recentissima normativa prevede che il fornitore del PEPP potrebbe essere anche un Fondo Pensione. L’adesione al PEPP può essere solo individuale (del solo lavoratore). Una delle caratteristiche chiave del PEPP è la sua portabilità. Anche in presenza di un trasferimento in un altro paese dell’Unione Europea, è possibile continuare a contribuire al PEPP senza dover cambiare prodotto.

Alla presentazione di questi due nuovi prodotti FondAereo, con il direttore Giuseppe Chianese, ha illustrato la nuova strategia di investimento per i propri iscritti. Dei 4 comparti di investimento attuali (Protezione, Equilibrio, Crescita, Garantito) dal prossimo 1° dicembre ne resteranno 3, perché Protezione (attualmente 15% azioni e 85% obbligazioni) ed Equilibrio (35% azioni, 65% obbligazioni) verranno uniti semplificando l’offerta. “Grazie a questo nuovo schema – ha sottolineato il direttore di FondAereo Giuseppe Chianese – accompagniamo il nostro associato lungo tutta la sua vita lavorativa: partendo da una maggiore percentuale di crescita (più rischio ma più potenzialità di rendimento) a inizio carriera, si può diminuire il livello di rischio a mano a mano che nel tempo si riduce la vita lavorativa; fino ad arrivare al comparto Equilibrio nell’ultima fase”.

Dal 2012 gli associati sono cresciuti di oltre il 30%, dai 7.709 ai 10.045 di ottobre 2023. Le donne sono il 39%. Il 7% ha meno di 20 anni, il 9% ha più di 50%, tutti gli altri (84%) sono nella fascia 20-50 anni. Tra i più giovani c’è un bambino di 5 mesi (al fondo possono essere iscritti i familiari fiscalmente a carico). Gli associati possono dialogare con il fondo attraverso videocall individuali prenotabili sul sito. FondAereo è uno dei fondi pensione che erogano più rendite in assoluto: al momento i percettori sono 130. A fronte delle rendite, gestite attraverso compagnie di assicurazione partner, ci sono 20 milioni di euro di riserve matematiche.

All’incontro promosso da FondAereo è intervenuto anche Lorenzo Randazzo, Head of Institutional Sales Italy di Axa Investment Managers. “AXA Investment Managers – ha dichiarato – è onorata di poter accompagnare FondAereo in questa nuova fase di razionalizzazione dei comparti e di attivazione dei profili d’investimento al fine di rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti. Siamo convinti che la nuova offerta del Fondo sia una opportunità per una maggiore consapevolezza della scelta da parte dell’aderente e che la nuova allocazione dei comparti sia in grado di cogliere al meglio le opportunità d’investimento offerte dall’attuale contesto di mercato”.

Marco Barbieri

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