Da oggi c’è tempo un paio di mesi – la scadenza è l’8 aprile – per fornire alla Covip osservazioni, commenti e proposte sulle “Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza per i Fondi pensione”.
Il documento di Covip è un ulteriore tassello nell’applicazione della direttiva europea IORP II (avviata con il decreto lgs. 13 dicembre 2018, n. 147, di attuazione della Direttiva Ue 2016/2341). Pubblicato oggi, lunedì 10 febbraio 20202 sul sito della Commissione di vigilanza per i Fondi pensione, il documento Covip va in pubblica consultazione.
L’accuratezza, la tempestività, la chiarezza, la gratuità e la facilità di reperimento delle
informazioni fornite, agli aderenti, potenziali ed effettivi, nonché ai beneficiari dei Fondi, costituiscono gli obiettivi della nuova normativa europea. Questi obiettivi hanno imposto a Covip una revisione complessiva di tutti gli elementi che concorrono alla trasparenza dei Fondi. Un più attento esame riguardano i fattori Esg e tutto quanto riguarda gli investimenti in “finanza sostenibile”. Una particolare attenzione viene dedicata alle disposizioni sul tema ‘Siti web, tecnologie informatiche e rapporti con gli aderenti’: rappresentano una novità e riguardano, in generale, l’utilizzo delle tecnologie informatiche per semplificare e rendere più efficace la gestione dei rapporti con gli aderenti, nonché per favorire la diffusione di documenti e informazioni utili. Con particolare riguardo all’area riservata, si è ritenuto opportuno prevedere che l’aderente possa effettuare, inserendo le proprie credenziali di accesso, una serie di operazioni quali, ad esempio, la trasmissione di richieste di liquidazione delle prestazioni pensionistiche/esercizio di prerogative individuali nonché di reclami, l’accesso a documentazione personale con possibilità di archiviazione delle comunicazioni tra aderente e forma pensionistica complementare/società in un’apposita sezione per tutta la durata del rapporto di partecipazione.
Le disposizioni contenute in questa Sezione finale del documento messo a punto da Covip, incentivano inoltre l’utilizzo dell’adesione on-line. Il tema era stato posto all’attenzione anche nell’ultima Relazione di Covip, nel giugno dello scorso anno, in occasione della Relazione annuale.
Si fa più esplicita la richiesta ai Fondi pensione di valutare tale modalità nel piano strategico sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (da inserire nel ‘Documento politiche di governance’) e, qualora lo stesso ritenga di non poter adottare tale modalità, di evidenziare chiaramente i motivi che giustificano tale scelta. Ciò anche con riferimento alle adesioni collettive nelle quali potrà essere la stessa forma pensionistica, una volta acquisita l’adesione del lavoratore, a coinvolgere il datore di lavoro al fine di verificare l’effettivo diritto del lavoratore all’iscrizione al fondo e attivare i relativi flussi contributivi.
Marco Barbieri
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Agosto 28, 2024