Nasce Lasae, un progetto collettivo che aiuta ad affrontare la perdita di una persona cara e che in futuro mira a coinvolgere le aziende in un percorso di creazione di strumenti utili e di servizi dedicati
Lasae nasce da un’idea di Natalia Pazzaglia (34 anni), fondatrice del progetto, responsabile del project management e della comunicazione strategica, che dalla sua personale esperienza con la morte ha deciso di trarne qualcosa di positivo: un modo di trasformare il dolore in un percorso nuovo, non più di solitudine e incertezza ma di supporto collettivo e cambiamento. La community di aiuto all’elaborazione del lutto nasce per combattere la solitudine e la gestione del dolore, per fare in modo che nessuno debba più sperimentare la preoccupazione, la solitudine e l’incertezza economica, sociale e lavorativa. Partendo da una piattaforma online, si offriranno contenuti e soluzioni utili per affrontare un lutto sotto tre punti di vista: pratico, emotivo, trasformativo.
In Italia nel 2021 ci sono state più di 700.000 persone che hanno perso una persona cara: chi si occupa di loro? Quali servizi hanno a disposizione? Come potranno elaborare il loro dolore? A queste domande Lasae vuole fornire una risposta andando oltre i tabù che considera il lutto un fatto privato da tenere per sé.
Natalia Pazzaglia ha esperienza decennale nel no profit, acquisita in Italia e all’estero lavorando con ong, startup sociali, fondazioni e organizzazioni internazionali, in progetti legati all’inclusione sociale, all’imprenditoria e all’innovazione. È consulente e formatrice di project management e storytelling per il sociale alla Scuola Holden ed è stata ideatrice del progetto “La fede degli altri” che affronta il tema della spiritualità.
“La spiritualità è stato un importante pilastro nella mia vita, che mi ha aiutata ad affrontare il dolore per la perdita di mia mamma, lo scorso anno, e di mio padre quando ero ancora molto piccola. Tuttavia, proprio questa mia personale esperienza, mi ha fatto riflettere sul fatto che non esistono realtà che aiutino chi resta a risolvere le tante questioni – pratiche, emotive e di cambiamento – legate alle morte. Così ho cominciato a riflettere su alcune domande – racconta Natalia Pazzaglia – Come ci cambia la morte? Non solo dal punto di vista emotivo e pratico, ma anche personale e professionale. È possibile non venirne travolti in modo negativo? Gli eventi traumatici sono delle fucine di trasformazione, ma se non si è supportati nel modo giusto è difficile affrontarli. A questo punto mi sono chiesta: cosa posso fare, traendo spunto dalla mia esperienza personale e professionale, per rendere più lieve questo avvenimento drammatico per gli altri? Da queste domande è nato Lasae.”
Il nome Lasae racchiude tutti gli obiettivi che si pone il progetto: le lase erano infatti divinità protettrici etrusche, spesso raffigurate in forma alata, con sembianze femminili, che scortavano i morti nell’aldilà e proteggevano chi restava nel mondo dei vivi. Il nome richiama, da un lato, l’idea che ciascuno di noi possa avere una lasa che l’accompagni, sorregga e consigli nel momento del lutto. Dall’altro lato, invece, il desiderio di creare una community, un gruppo collettivo di lase che possa sostenersi a vicenda sfidando il tabù che vede il lutto come un avvenimento del quale non si può parlare.
Quali sono i servizi che offre e gli sviluppi futuri?
L’obiettivo del progetto è quello di fornire una guida pratica, un appoggio emotivo e un’opportunità di percorso trasformativo per chi si sente perso o solo in seguito a un lutto. Per permettere questo, la landing page semplice e intuitiva di Lasae vuole diventare un hub per indirizzare verso contenuti e soluzioni utili, facendo da raccordo verso enti e organizzazioni che si occupano di risolvere problemi personali e specifici legati alla perdita di una persona cara. Attraverso contenuti ad hoc online, partendo dalla newsletter dedicata – ora attiva e disponibile – la community avrà a disposizione uno spazio di riflessione in cui poter affrontare temi legati al lutto, alla mancanza e al dolore.
Oltre a questo, Lasae, a partire da giugno, proporrà video interviste e contenuti utili a comprendere e risolvere le questioni pratiche legate al lutto, grazie al contributo e all’esperienza di professionisti in diversi ambiti (del mondo legale, fiscale, assicurativo, ma anche legati ai servizi funerari oltre che liberi professionisti) selezionati tramite associazioni di categoria, reviews dirette o suggeriti dagli utenti stessi per far conoscere figure che possono essere di aiuto per superare un periodo così delicato.
Lasae è un progetto che ha intenzione di presentarsi alle aziende?
Lasae è un progetto work in progress che mira a rispondere a bisogni reali e concreti, per questo motivo vorrebbe anche presentarsi alle aziende: sia per ascoltare e dialogare su bisogni e necessità in un momento delicato come quello del lutto, sia per coinvolgere le aziende in un percorso di creazione di strumenti utili e, in futuro, di servizi dedicati.
Da chi è composta la community e chi può farne parte?
Alla community di Lasae può aderire chiunque: da chi sperimenta un lutto in prima persona, a chi sta accompagnando una persona cara nei suoi ultimi giorni, ma anche chi desidera aiutare una persona cara che sta attraversando un momento di lutto. Attraverso il dialogo e la partecipazione ogni membro della piattaforma può contribuire alla vita della community (ad esempio interagendo tramite la newsletter, consigliando associazioni o enti utili per superare un lutto) ed essere così di supporto a chi sta attraversando le stesse difficoltà.
Quali sono stati i feedback ricevuti finora?
I feedback ricevuti sono stati molto positivi, di interesse e curiosità: è tornato spesso il tema della necessità di condivisione, da un lato, e del bisogno di avere informazioni e prospettive pratiche, dall’altro. Per quanto riguarda i risultati, invece, essendo un progetto nato da poco sarà possibile avere degli aggiornamenti più avanti quando la community si sarà ampliata. Al momento il progetto si sta strutturando e cresce cercando di rispondere in maniera concreta e puntuale a bisogni reali.
“Durante un lutto spesso ci si sente soli, e impreparati. La troppa disinformazione su questo tema, non solo a livello emotivo ma anche burocratico, come banalmente la successione dei beni o la gestione del funerale, è un problema che si va a sommare ai molti che già comporta una perdita. Con Lasae desideriamo offrire un luogo affidabile, accogliente ed empatico in cui far luce sulle risposte e sulle domande necessarie da porsi per poter affrontare un lutto e aiutare a vivere una perdita nel modo più lieve possibile” conclude Natalia Pazzaglia.
Lucia Medri
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