Ancora nessuna risoluzione per l’atteso confronto tra le Casse e il Governo. ADEPP insoddisfatta.
Continua il braccio di ferro tra le Casse previdenziali private e il Governo in vista dell’atteso regolamento per gli investimenti finanziari degli enti previdenziali. In realtà si tratta di un confronto – o di una semplice lunghissima attesa – che dura da otto anni. Nel 2011 infatti si era definita la necessità di sottoporre anche le Casse a criteri comuni per guidare gli investimenti finanziari. I fondi pensione, si sa, sono vigilati da un’autorità, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) appunto, mentre le Casse sono sotto la tutela di molti soggetti, dal Ministero del Lavoro all’Ivass, senza che vi siano criteri di comportamento uniformi e oggettivati.
La cassa dei dottori commercialisti ha lanciato l’allarme all’indomani di una lettera inviata al Governo da Adepp, l’associazione che comprende le venti Casse previdenziali collegate a ordini professionali.
La polemica si era riaccesa all’indomani della Relazione annuale della Covip, lo scorso 12 giugno, che indicava nelle Casse un soggetto privo di regolamentazione, a fronte degli oltre 85 miliardi di patrimonio gestito. Da allora il Governo aveva mostrato di voler riprendere il confronto con Adepp per rispolverare la bozza di regolamento sugli investimenti finanziari. Ma il testo che è tornato a veleggiare nei corridoi di questa estate non sembra soddisfare né l’Adepp, né la Cassa dei commercialisti che attraverso il suo presidente Walter Anedda ha ridato voce alla volontà di conservare l’autonomia degli enti previdenziali privati.
Marco Barbieri
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Novembre 18, 2024