6 Luglio2025

Design 4 Echo: a Valentano il benessere del territorio nasce dall’ascolto della comunità

Cinque mesi di studio, due giorni di confronto sul campo, un solo obiettivo: progettare il benessere del territorio partendo dai bisogni delle persone. Si è svolto a Valentano il Blended Intensive Program (BIP) “Design 4 Echo”, promosso dall’Università di Tor Vergata in collaborazione con le università di Lisbona, Malaga, Creta, Tuscia e La Sapienza, all’interno del programma Erasmus+. L’iniziativa, ospitata dal Comune di Valentano, ha visto la partecipazione attiva di studenti e docenti provenienti da tutta Europa.

Nel cuore dell’Alta Tuscia, l’ex cava Terra Rossa si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto: un luogo da rileggere con occhi nuovi, non come ferita del paesaggio ma come potenziale risorsa per la comunità. Decine di studenti di architettura, accompagnati da tutor e docenti, hanno condiviso visioni e competenze per immaginare una nuova destinazione d’uso dell’area, tenendo al centro il benessere ambientale, sociale e relazionale degli abitanti.

Durante i due giorni intensivi, i partecipanti hanno incontrato la popolazione locale, ascoltato storie, rilevato bisogni e suggestioni: un esercizio di ascolto attivo che ha trasformato il progetto in un’esperienza di welfare culturale, dove l’architettura si mette al servizio della qualità della vita.

Cinque i progetti finali, sviluppati da altrettanti gruppi, che hanno proposto soluzioni attente alla sostenibilità, all’inclusione e alla vivibilità: parchi pubblici, aree sportive, passerelle sospese, percorsi pedonali, teatri naturali e spazi di aggregazione. Tutti hanno valorizzato la connessione tra la cava, il lago e il borgo, ricucendo le fratture del territorio e rendendo l’area un luogo da abitare e condividere.

La biblioteca comunale di Rocca Farnese si è trasformata in un hub creativo e partecipativo, dove studenti, tutor e cittadini hanno vissuto un’esperienza formativa e umana profonda, all’insegna della cooperazione internazionale e dell’innovazione sociale.

La presentazione finale si è tenuta nella Chiesa di Santa Maria, alla presenza del sindaco Stefano Bigiotti e del consigliere regionale Giulio Zelli, che ha manifestato l’impegno della Regione Lazio per un possibile intervento di riqualificazione. La professoressa Antonella Falzetti ha sottolineato l’importanza di accogliere le proposte dei giovani come occasione di rinnovamento per il territorio.

La giuria ha scelto di non premiare un solo progetto, valorizzando il percorso collettivo e lasciando all’amministrazione comunale il compito di scegliere, con l’ufficio tecnico, la proposta più adatta a diventare realtà. A tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato: un piccolo riconoscimento per un grande contributo al futuro del territorio.

Un’esperienza che dimostra come l’architettura, se pensata in ottica di welfare, può essere uno strumento di cura e rigenerazione: per i luoghi, per le relazioni, per le comunità.

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