Leggi e normativa

24 Febbraio 2023

AIWA: buoni benzina ora imponibili. Una scelta incomprensibile!

buoni benzina

AIWA: la modifica intervenuta sul testo dell’articolo 1 del c.d. DL Trasparenza Carburanti come approvato alla Camera che considera imponibili ai fini contributivi i buoni benzina, ha lasciato senza parola tutti gli operatori del welfare

I c.d. buoni carburanti già sperimentati nel 2022 e confermati per il 2023 sono da oggi considerati imponibili ai fini contributivi. Secondo la nota AIWA (Associazione Italiana Welfare Aziendale), sono stati trattati come fossero un “superbonus” al 110%. Una scelta incomprensibile concettualmente, tecnicamente e politicamente”. Concettualmente perché i fringe benefit di cui al comma 3 dell’art. 51 del TUIR (disciplina a cui si ancorano i buoni benzina) non sono reddito da lavoro ed è quindi illogico associarne la contribuzione. Tecnicamente perché si tratta di una soluzione inedita, similare soltanto al trattamento dei premi di produttività, che però nulla c’entrano con questo istituto. Politicamente, perché la norma ha valore retroattivo e quindi obbligherà migliaia di aziende a versare contributi che unanimemente erano considerati non dovuti, nonché milioni di lavoratori a vedersi decurtata la busta paga per il recupero dei contributi a loro carico. La domanda posta dall’associazione è “perché mai questa decisione? Se il problema è il costo, più opportune sarebbero state altre soluzioni, ben diverse dalla approvazione di una norma così mal scritta e mal argomentata, che rischia di essere emulata in futuro e quindi di indebolire anche il welfare aziendale più genuino”.

AIWA chiede, dunque, con forza al Governo di non dimenticare il welfare aziendale e i sei milioni di lavoratori che ne usufruiscono. I prossimi decreti dedicati al lavoro e alle imprese saranno una occasione preziosa per stabilizzare la disciplina dei fringe benefit e, ancor più, per potenziare e ampliare il welfare di utilità sociale regolato dall’articolo 51, comma 2 del TUIR. Chiediamo ai Ministri Giorgetti, Calderone e Urso di ascoltare le richieste delle imprese e degli operatori di welfare aziendale e di non arrestare la crescita della più moderna leva di gestione del personale e delle relazioni industriali oggi a disposizione del nostro tessuto produttivo.

Lascia un commento

Registrati alla nostra Newsletter