Imprese e lavoro ripartono nella città colpita dal terremoto del 2009. L’Aquila torna a volare, in particolare dal punto di vista turistico. La città martoriata dal terremoto del 2009 si sta rilanciando alla grande sul piano della ricettività di turisti soprattutto italiani.
Negli ultimi cinque anni le presenze all’Aquila hanno spiccato il volo, soprattutto nel periodo estivo, nonostante la pandemia. Lo dicono i dati Istat e di Regione Abruzzo (Dipartimento sviluppo economico e turismo), elaborati dal settore Studi e Ricerche del Comune dell’Aquila in collaborazione con l’Osservatorio culturale urbano, prima iniziativa in Italia per valutare e indirizzare le politiche di settore, nato dalla sinergia d’intenti tra l’ente comunale e il Gran Sasso Science Institute.
Nello specifico, gli arrivi di turisti nel trimestre luglio-agosto-settembre sono aumentati del 48,4% comparando il 2021 con il 2017. Prendendo in esame il singolo mese di agosto, nel 2021 (rispetto al 2017) è stato registrato un +57,8%. Un trend positivo che segue quello registrato nello stesso mese del 2020, anno dell’esplosione del coronavirus, con L’Aquila che fece segnare un +26,5,% a fronte di un decremento nazionale del 23,1%.
C’è di più: le presenze di turisti italiani in strutture ricettive è aumentata del 58,1% nel 2021 rispetto al 2017, sempre nel trimestre luglio-settembre. Le presenze di turisti stranieri in strutture ricettive sono state fortemente influenzate dalla pandemia, soprattutto nel 2020 (pensiamo alle restrizioni sui voli internazionali piuttosto che alle regole sanitarie che ogni paese del mondo ha adottato per contrastare la pandemia). Prendendo in esame, però, il mese di agosto nella singola annualità 2021 è stato annotato un balzo del +76,3% rispetto all’anno precedente.
«Questi importanti risultati – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – sono il frutto di un lavoro di riconversione della narrazione sull’Aquila, marcato particolarmente in occasione del decennale del sisma, nel 2019. Abbiamo ricalibrato il racconto di una terra che è sì quella del dolore e della memoria, ma anche protagonista di riscatto culturale, sociale e quindi anche turistico. Dati che premiano gli sforzi compiuti in questi anni di amministrazione e rappresentano uno stimolo per continuare a migliorare per rendere questa città ancora più bella e attrattiva».
Infine, analizzando il 2021 rispetto al 2020, circoscrivendo l’esame al solo territorio provinciale, si nota che gli arrivi turistici sono aumentati nella città dell’Aquila del 18,7% su base annua.
Insieme all’università, vero cuore pulsante della città, il turismo si conferma dunque un settore strategico per L’Aquila, un asset in grado di sostenere il consolidamento delle aziende esistenti e di favorire la nascita di nuove imprese, soprattutto grazie all’impegno dei giovani.
D’altronde, i punti di forza sono tanti: le tante bellissime chiese, la Fontana delle 99 cannelle, la scalinata di San Bernardino, il magnifico sfondo delle montagne spesso innevate, il fascino di un evento unico come “La Perdonanza” (28-29 agosto) rappresentano una cornice ideale, senza contare la nota grande ospitalità degli abruzzesi.
Ludovica Urbani
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Novembre 18, 2024