8 Aprile2024

Intesa Sanpaolo, settimana corta: 46.700 richieste nel 2023

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo, confermato nuovo modello di organizzazione agile: smart working + flessibilità oraria + settimana corta

Circa il 70% dei dipendenti di Intesa Sanpaolo ha chiesto l’abilitazione per la settimana corta (personale full time della governance e di alcune filiali, in totale circa 29.500 persone). Di questi il 46% nel corso del 2023 ha utilizzato la settimana corta, per un totale di oltre 46.700 settimane. Il dato è in crescita (in particolare in termini di fruizione) anche in considerazione dell’esperienza che nel tempo i colleghi stanno facendo.

Il nuovo modello organizzativo del lavoro permette di integrare tra loro più strumenti, su base volontaria e a parità di retribuzione: il lavoro agile, la flessibilità di orario e la settimana corta. Si può usufruire di 120 giorni di smart working all’anno – che, a richiesta, salgono a 140 per le persone che operano in turno, ad esempio presso la Filiale Digitale, e per la Direzione Sistemi Informativi – flessibilità di orario all’ingresso tra le 7 e le 10 e la possibilità di richiedere la settimana corta, 9 ore di lavoro al giorno per 4 giorni alla settimana. Nel caso di pianificazione da casa per 30 giorni lavorativi consecutivi è necessario un rientro “in presenza” per almeno 1 giorno. Tutti i colleghi delle strutture di governance possono lavorare in settimana corta compatibilmente con le esigenze aziendali di presidio delle attività ed è stata attivata anche una sperimentazione in 40 filiali di grandi dimensioni della rete Banca dei Territori. Inoltre dal 1° novembre 2023 anche il personale di oltre 250 filiali di piccole dimensioni ha potuto richiedere volontariamente la settimana corta, utilizzando come giorno di riposo il giorno di chiusura della filiale (ricompreso tra martedì, mercoledì e giovedì).

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