26 Luglio2024

Estate tempo di assunzioni ma anche di “aspettative disattese”

Coverflex e Adecco

Estate periodo di colloqui, nuove opportunità di lavoro e assunzioni? Coverflex ha stilato 4 consigli per sfruttare questo periodo per attrarre talenti e Adecco ha svolto un’indagine per comprendere i motivi per cui si rifiuta un lavoro

Secondo le più recenti rilevazioni mensili del Sistema Informativo Excelsior, realizzate da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tra giugno e agosto 2024 si prevedono oltre 1.381.000 nuovi ingressi in aziende di diversi settori.

Coverflex suggerisce 4 consigli utili per le aziende che vogliono sfruttare i mesi estivi per attrarre a sé i migliori talenti.

“Pensiamo che in questo periodo dell’anno sia fondamentale, per le aziende che decidono di guardarsi attorno, posizionarsi in chiave strategica rispetto ai competitor e mettere in risalto ancora di più i propri punti di forza. L’estate è un momento interessante per la ricerca proattiva di candidati: forse le caselle LinkedIn ed e-mail non vengono controllate con la stessa frequenza degli altri periodi dell’anno, ma dopo il ritorno alla routine, molti saranno disponibili a valutare nuove proposte”, afferma Marisa Mercês, Senior People Partner di Coverflex.

1. C’è meno concorrenza e un annuncio di lavoro può andare più a segno

Non bisogna dimenticare di menzionare tre punti fondamentali: anzitutto, fornire una descrizione esaustiva dell’azienda, ma non autoreferenziale. In secondo luogo, occorre mettere la persona al centro ed elencare le qualità e le competenze che si ricercano, a tutti piacciono gli unicorni, ma è meglio rimanere realistici e separare le competenze obbligatorie da quelle preferibili. Infine, è bene aggiungere una descrizione del ruolo quanto più accurata possibile e focalizzata sulle responsabilità e sulle attività principali che il candidato dovrà svolgere.

2. Puntare su un’offerta welfare competitiva come incentivo per attrarre talenti

Durante il processo di selezione, occorre menzionare sin da subito la retribuzione e, in particolare, la forbice di budget a disposizione per la posizione aperta, inclusi eventuali benefit come buoni pasto e welfare. Secondo i dati emersi dal Report sulla Retribuzione 2023 stilato da Coverflex, il 96% delle persone intervistate vorrebbe che le aziende includessero i dati sul salario nelle offerte di lavoro.

3. I candidati hanno più tempo per rispondere e partecipare ai colloqui

4. I neo-laureati e i giovanissimi sono ancora più in cerca di opportunità. Ecco come attirarli.

Fondamentale creare annunci di lavoro aperti e inclusivi per tutti i candidati. Ciò significa evitare l’uso di linguaggio che possa essere interpretato come discriminatorio o escludente, prediligendo un lessico neutro e focalizzato sulle competenze e le qualifiche necessarie. Scrivere descrizioni di lavoro imparziali è essenziale per attrarre una vasta gamma di candidati qualificati e costruire un ambiente di lavoro inclusivo.

Adecco ha svolto un’indagine approfondita dei principali motivi che portano i candidati a rifiutare nuove opportunità di impiego. Per il 36,7% dei candidati, la causa principale è rappresentata dalle così dette “aspettative disattese”, caso in cui il candidato rifiuta poiché si sarebbe aspettato un’offerta di lavoro più vantaggiosa non tanto e solo in termini retributivi quanto per aspetti come la possibilità di smart working, eventuali benefits concessi, premialità e prospettive di crescita all’interno dell’azienda.

“I dati dell’indagine confermano come i lavoratori italiani oggi abbiano aspettative ben precise e non siano disposti a scendere a compromessi su aspetti cruciali per il loro benessere lavorativo e personale” ha commentato Massimiliano Medri, Managing Director di Adecco Italia. “Questi aspetti diventano sempre più cruciali anche per le aziende che dovranno tenerne sempre più conto in ottica di attrarre nuovi talenti”.

Segue tra le motivazioni, i tempi del processo di selezione: il 30,38% dei candidati, infatti, rifiuta la proposta di lavoro per un’offerta più interessante pervenuta da terzi in tempi più rapidi. C’è chi, invece, ha dichiarato di aver accettato dal proprio datore di lavoro una “controproposta” (non necessariamente di natura economica): si verifica per il 28,69% dei casi. Limita la tendenza ad accettare una nuova proposta di lavoro anche la paura stessa del cambiamento: i candidati ad un passo dall’accettazione della proposta di un nuovo impiego tornano sui propri passi, riferiscono un vissuto di ansia dovuto al lasciare un contesto conosciuto per un nuovo ambiente e rinunciano anche ad offerte migliorative per non esporsi all’incertezza della novità (il 21,52%).

Solo il 10,55% dei candidati rifiuta per aver ricevuto una offerta peggiorativa pari o inferiore al proprio pacchetto retributivo attuale. L’indagine evidenzia che, laddove l’aspetto retributivo è centrale nella scelta di un nuovo impiego, l’aspettativa è di un incremento economico pari o superiore al 20%. Nel rifiuto di una nuova opportunità professionale conta anche la percezione che il candidato sviluppa dell’azienda e dei suoi referenti: c’è chi ha dichiarato di aver rifiutato una proposta, seppur conveniente, a causa di una valutazione non positiva dell’azienda sviluppata nel corso del processo di selezione e/o per aver raccolto referenze negative da terzi (8,65%).

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