Il mondo delle start up si lega finalmente a quello dell’healthcare, introducendo l’open innovation nell’ambito della cura ospedaliera
Un’autentica rivoluzione culturale e imprenditoriale è dunque in arrivo nella sanità privata, grazie all’accordo tra Ventive (leggi il nostro articolo) e il Gruppo Paideia International Hospital e Mater Dei. Con il supporto della società di investimenti e consulenza per startup, una selezione di giovani imprese dell’innovazione entrerà in contatto con il settore dell’assistenza sanitaria, offrendo soluzioni di sviluppo inedite e all’avanguardia, basate su quel modello dinamico e capace di valorizzare idee, strumenti e competenze tecnologiche in arrivo dall’esterno.
L’accordo prevede, in concreto, l’organizzazione da parte di Ventive di una battle, ovvero una competizione a cui parteciperanno le trenta migliori startup in early stage selezionate dalla stessa Ventive. I partecipanti esporranno le loro idee a una giuria di esperti in materia di startup, healthcare e venture capital, contendendosi un premio da €10.000 da destinare allo studio e all’approfondimento delle soluzioni da mettere al servizio di Paideia e Mater Dei.
“Siamo felici di questa collaborazione con il Gruppo Paideia International Hospital e Mater Dei General Hospital”, dichiarano Carolina Grassi e Beatrice Ridolfi, entrambe Project Manager di Ventive, “perché abbatte un muro storico che da sempre divide il mondo delle startup da quello dell’healthcare. Con questa partnership inizia un dialogo che può portare risultati molto importanti. Si comincia a percorrere una strada indirizzata verso soluzioni game changer in un settore delicato e strategico”.
“Da tempo valutavamo di aprirci ai contributi delle startup”, dice Alberto De Angelis, Direttore commerciale e Innovation Manager del Gruppo Paideia e Mater Dei. “Finora, il settore dell’open innovation è rimasto distante da quello dell’healthcare, per via delle barriere economiche che caratterizzano il nostro comparto, ma anche perché per dialogare con le imprese della sanità occorre un patrimonio di conoscenze specifiche e verticali, non indifferente. Siamo certi che questa partnership ci aiuterà a trovare i contributi di cui siamo in cerca, ovvero soluzioni sia nell’ambito B2B che B2C”.
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Novembre 18, 2024