TIMAC AGRO Italia, parte di Groupe Roullier, punta su innovazione, valorizzazione del capitale umano e sostenibilità ambientale
Il modello di business di TIMAC AGRO si ispira al concetto di piramide rovesciata per rappresentare un’architettura aziendale che colloca al centro il cliente e i tecnici commerciali che lavorano quotidianamente sul territorio. Contrariamente ai modelli tradizionali in cui la base sostiene il vertice, secondo questo approccio è il vertice a sostenere la base: il management, i servizi di sede e gli stabilimenti produttivi hanno il compito di supportare chi, ogni giorno, è protagonista nella creazione del valore sul campo, gli agronomi e agronome. Due sono gli stabilimenti produttivi: uno in Lombardia (Ripalta Arpina) e in Puglia (Barletta) e oltre 300 collaboratori e collaboratrici su tutto il territorio nazionale. TIMAC AGRO Italia si distingue per un modello di sviluppo che unisce innovazione, sostenibilità e attenzione al capitale umano, fondamentale in questo approccio è la rete di oltre 170 agronomi e agronome, che offrono agli agricoltori soluzioni personalizzate per rendere più sostenibili ed efficienti le produzioni agricole. Nel 2024 sono state assunte 41 persone per un totale di oltre 7300 ore di integrazione.
Per aumentare l‘engagement del personale è stato instaurato un processo decisionale condiviso basato su Business Review mensili per il Comitato di Direzione dove vengono analizzati i KPI’s e presentati nuovi progetti, idee, iniziative e riunioni specifiche per ogni dipartimento; sulla costruzione continua del know-how tecnico attraverso momenti dedicati (tavoli tecnici); su piani di formazione per tutti i colleghi, nel 2024 infatti oltre 19.000 ore erogate, tra cui formazione soft skills (es. sostegno alla leadership, comunicazione efficace per la rete commerciale, formazione formatori per la figura del Marketing Operativo) e eventi di team building (convention commerciali, orienteering, aperitivi aziendali, viaggi premio a Saint Malo). Da diversi anni, TIMAC AGRO finanzia inoltre 3 borse di studio all’estero per i figli dei dipendenti di età compresa tra 14 e 18 anni e 4 borse di studio per gli studenti degli istituti agrari con età compresa tra 14 e 18 anni, con l’obiettivo di promuovere l’interculturalità.
In tema di flessibilità, durante la situazione contingente dovuta al Covid-19, è stato introdotto il remote working reso poi un’opportunità stabile negli anni successivi al 2020. Rispetto invece alla salute e prevenzione, dal mese di luglio 2024 è stato attivato un Fondo Sanitario integrativo per il personale degli uffici di sede e della rete commerciale per offrire una forma ulteriore di protezione della salute, in aggiunta a quanto già previsto dai Fondi del contratto collettivo nazionale commercio. Questa iniziativa intende dare un aiuto concreto alle persone in tema di salute e prevenzione soprattutto per quanto riguarda la rapidità di accesso alle cure e permessi per visite specialistiche: 16 ore all’anno di permesso retribuito per visite mediche specialistiche.
In tema di welfare sono molte le azioni sostenute: dalla politica salariale che si basa su una rivalutazione annuale delle retribuzioni e premialità in base ai risultati e agli obiettivi conseguiti, al coaching individuale per supporto a specifici momenti di vita (lavorativa ed extra professionale) e a quello di gruppo per dare alle persone strumenti per sviluppare un mindset migliore (es. Group Coaching Diversity, Equity and Inclusion). Il benessere mentale è un’altra delle priorità raggiungibile attraverso un supporto psicologico offerto alle persone in delicati momenti della vita personale/aziendale.
Con la sottoscrizione della Carta delle Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, TIMAC AGRO Italia rinnova il proprio impegno verso un ambiente professionale sempre più inclusivo e rispettoso delle diversità. Promossa in Italia da Fondazione Sodalitas, la Carta rappresenta un passo concreto per garantire pari diritti e opportunità a tutte le persone in azienda. Anche per il 2024 la Certificazione Great Place to Work riconosce l’impegno nella costruzione di un clima aziendale positivo, basato sull’ascolto, la fiducia e la valorizzazione dei talenti. Tra gli impegni assunti: trasparenza nei percorsi di carriera, parità retributiva, work-life balance e programmi di formazione sui temi dell’inclusione. Particolare attenzione è rivolta all’empowerment femminile, con azioni volte a promuovere la partecipazione e la crescita professionale delle donne.
TIMAC AGRO Italia ha anche partecipato al Diversity Month della Commissione Europea, portando la propria esperienza a Bruxelles il 29 e 30 aprile, insieme ad aziende e istituzioni impegnate a costruire ambienti di lavoro più equi. Un altro tassello verso un futuro in cui il rispetto delle diversità diventa leva strategica per il successo.
“La nostra visione è chiara: mettere le persone al centro, riconoscere e valorizzare le loro unicità, e creare un ambiente di lavoro dove ciascuno possa esprimere il proprio potenziale. La firma della Carta delle Pari Opportunità è un atto coerente con questo impegno” – afferma Pierluigi Sassi, amministratore delegato di TIMAC AGRO Italia. “Siamo orgogliosi di confermare la nostra presenza in una rete di imprese che credono nella responsabilità sociale come leva di innovazione e competitività”.
Non solo responsabilità sociale ma anche ambientale estesa su scala internazionale grazie a due importanti progetti europei:
ReLEAF sviluppa tecnologie innovative per proiettare nel futuro l’industria dei fertilizzanti basata sull’economia circolare, in linea con il Green Deal e la revisione della strategia Ue sulla bioeconomia. È questo l’obiettivo principe su cui si fonda il progetto europeo ReLEAF, sostenuto da 17 realtà internazionali consorziate fra aziende leader di settore ed enti di ricerca provenienti da 9 Paesi europei. Un ruolo centrale è ricoperto anche dall’Italia, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e TIMAC AGRO Italia. TIMAC AGRO Italia, si prefigge di sviluppare prodotti fertilizzanti derivanti al 100% da materia prima da economia circolare. La tecnologia che l’azienda introdurrà sarà volta a migliorare la salute e la qualità del suolo e, in un contesto geopolitico variabile, a mitigare la dipendenza dai fertilizzanti minerali importati al di fuori dell’Europa e a consolidare quindi un settore strategico italiano, quale è quello agricolo, a partire dalle sue basi.
Phoster è un progetto europeo, di cui TIMAC AGRO Italia è partner, nato per affrontare la sfida della fornitura di materie prime critiche. Grazie a un approccio di economia circolare sostenibile, PHOSTER propone una soluzione replicabile e scalabile per il recupero di minerali e metalli secondari da ceneri di fanghi di depurazione inceneriti e sottoprodotti dell’industria mineraria. Queste fonti alternative sostituiranno materie prime come fosforo e magnesio, elementi essenziali nella produzione di fertilizzanti, riducendo così la dipendenza dalle risorse tradizionali.
Lucia Medri
L’educazione finanziaria potenzia il welfare aziendale
Novembre 18, 2024