Il presidente della Federazione Banche Assicurazioni e Finanza alla VI Giornata dell’Investitore Istituzionale: “proponiamo al Governo la costituzione di una ‘task force’ congiunta per l’attuazione di misure concrete nell’interesse del Paese e dei risparmiatori”. Servono incentivi al risparmio di lungo termine
“Le risorse pubbliche sempre più risulteranno inadeguate a garantire il mantenimento del nostro attuale sistema di welfare, di istruzione e più in generale di protezione sociale”. Lo ha detto ieri a Roma Fabio Cerchiai, presidente di FeBAF, aprendo la VI Giornata dell’Investitore Istituzionale organizzata dalla federazione. Per Cerchiai, “l’aumento delle entrate pubbliche non può certo derivare da nuove imposte o da un incremento delle attuali e deve quindi essere conseguente a miglioramenti di produttività – e quindi di redditività- conseguibili convogliando il risparmio privato verso investimenti in economia reale, ferma ovviamente la necessità di assicurare la opportuna redditività e protezione”. Ecco, quindi, ad avviso del Presidente FeBAF, come all’interno di una cornice europea, “può svilupparsi una sistemica ed organica alleanza Pubblico-Privato”. Concretamente, il numero uno della FeBAF rilancia sul tema “garanzie” che lo Stato può rilasciare – con oneri contenuti e che si ripagano nel tempo con lo sviluppo economico – a favore di PMI, favorendone la crescita, e nei confronti della realizzazione di infrastrutture. Nel primo caso, Cerchiai ha fatto l’esempio del Fondo centrale di garanzia, per il quale auspica “il consolidamento” della positiva riforma in scadenza a fine 2024; nel secondo, il riferimento è al piano Archimede, che potrebbe contribuire a colmare con la garanzia della Sace, se ben attuato, l’annoso gap infrastrutturale italiano. “Interventi che vanno nella giusta direzione, ma che sono insufficienti – ad avviso del presidente di FeBAF – a risolvere le tante criticità esistenti”.
L’alleanza si concretizza anche con un rafforzamento di incentivi fiscali a vantaggio dei singoli “risparmiatori-investitori” di lungo periodo. “Si potrebbe prevedere una riduzione progressiva delle aliquote fiscali per coloro che mantengono i loro capitali impegnati per periodi lunghi, fino anche all’azzeramento del carico fiscale”. Questo genererebbe, per Cerchiai, “un duplice beneficio: da un lato, il sostegno all’economia reale attraverso la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di infrastrutture; dall’altro, una remunerazione più vantaggiosa per chi decide di investire in Italia perché il risparmio ‘paziente’ merita tutela e valorizzazione nell’interesse generale del Paese”.
Gli investitori istituzionali che FeBAF rappresenta – in quanto parti sociali responsabili – sono impegnati nella valorizzazione di una visione sostenibile e di lunga durata e pronti, ad avviso di Cerchiai, a proporre al Governo la costituzione di una task force congiunta di alto livello per affrontare queste tematiche nell’interesse generale del Paese e dei risparmiatori.
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Agosto 28, 2024