Previdenza

04 Maggio 2022

Un Fondo dei Lavoratori per la Non Autosufficienza: la proposta di Generali Italia

Generali Italia

Al convegno tenutosi all’Università Bocconi di Milano dal titolo “La non autosufficienza in Italia: nuove prospettive”, Generali Italia ha presentato la proposta per un Fondo dei Lavoratori per la Non Autosufficienza

Durante il convegno La non autosufficienza in Italia: nuove prospettive organizzato dall’Università Bocconi con la presenza, tra gli altri, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, Generali Italia ha proposto l’istituzione di un Fondo dei Lavoratori per la Non Autosufficienza che introduca un sistema per la copertura assicurativa obbligatoria contro il rischio di non autosufficienza. Il fondo (FLNA) potrà raccogliere i contributi ed erogare le prestazioni in maniera complementare rispetto alle prestazioni già erogate dal sistema pubblico, in linea con gli obiettivi del PNRR e con le misure in esso contenute. Il modello di riferimento è quello della previdenza complementare che vede coinvolti il lavoratore, il datore di lavoro e la figura dello stato nella parte fiscale.

Marco Sesana, CEO di Generali Country Italia e Global Business Lines: “In un Paese come l’Italia, che oggi conta 4 milioni di persone non autosufficienti e il cui numero è destinato a crescere sensibilmente nel prossimo futuro, riteniamo sia necessario dare risposte concrete per proteggere la salute di tutti, con particolare riguardo alle aree di maggior fragilità. Per questo motivo, e in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come assicuratori vogliamo fare la nostra parte mettendoci al fianco delle istituzioni a beneficio delle persone e proponiamo al Governo e al Parlamento la costituzione di un Fondo dei Lavoratori per la Non Autosufficienza: per fornire strumenti reali alle persone e ai loro cari”.

La proposta prevede che la contribuzione al Fondo sia prevista per tutti i lavoratori in attività e progressivamente per quei lavoratori che andranno in pensione. La contribuzione per i lavoratori dipendenti è stabilita in percentuale fissa della retribuzione, è ripartita al 50% tra datore di lavoro e lavoratore e dovrebbe essere esente sia dall’imposta sul reddito, sia da contributi previdenziali. Le prestazioni sono erogate a tutti i partecipanti al Fondo senza limiti di età, all’accertamento del livello più elevato di non autosufficienza, sono fissate in un ammontare predefinito e possono essere stanziate o in forma cash o per l’acquisto di servizi prestati a livello territoriale. Il Fondo funziona secondo il principio della Sostenibilità, che prevede di non addossare ai conti pubblici ulteriori costi: nella simulazione di impatto economico risulta essere in equilibrio finanziario autonomo.

A corredo della proposta, contenuta nel Quaderno redatto da Generali Italia con il contributo di esperti aziendali e professionisti del settore, è stato elaborato un progetto di legge il cui articolato normativo potrà costituire la base per il successivo iter di approvazione nelle sedi istituzionali. Il progetto mira a istituire un fondo pubblico presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a favore dei lavoratori dipendenti con l’obiettivo ultimo di migliorare i livelli di assistenza della non autosufficienza.

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