28 Dicembre2022

ENPAP: aumento medio del 28% dei redditi degli psicologi libero professionisti

ENPAP

ENPAP: crescono i redditi degli psicologi perché continua a crescere nelle persone il bisogno di aiuto

Come sostenuto ne Il benessere psicologico epub scritto da Marco Barbieri e Lucia Medri ed edito da Edizioni dEste, la salute mentale è una delle nuove frontiere del nuovo welfare, perché dopo il Covid-19 abbiamo sostanzialmente assistito a un cambio di paradigma culturale nella ricerca di una migliore qualità della vita e un più responsabile bilanciamento tra vita e lavoro. Lo dimostra anche l’ultima dichiarazione reddituale ENPAP dello scorso ottobre, relativa ai compensi percepiti nel 2021 dagli Psicologi, emerge un significativo aumento dei redditi dei professionisti del benessere psicologico, a fronte di un aumento della richiesta di supporto psicologico da parte dei cittadini. Nel complesso, su tutto il territorio nazionale, i redditi netti sono aumentati del 28,57% (si erano invece ridotti del 5,62% nel 2020), assestando la media dei redditi netti a 17.426,29 euro (13.554,41 nel 2020). E un dato eccezionale si registra al Sud, dove redditi e fatturato della Psicologia crescono complessivamente del 38,04%.

Per contribuire ad affrontare questo problema e per raccogliere dati utili a tracciare un possibile percorso per risolverlo, ENPAP, da ottobre 2022, ha lanciato il progetto Vivere Meglio con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini circa 120.000 sedute gratuite, con psicologi e/o psicoterapeuti, e materiali di Auto Aiuto che forniscono informazioni scientifiche aggiornate e consigli pratici, basati sull’esperienza degli psicologi, per affrontare, tra gli altri, i disagi quotidiani oggi più diffusi: l’ansia e la depressione, di certo, ma anche la rabbia, lo stress, la conflittualità, la difficoltà ad adottare stili di vita sani. Il sito messo a disposizione dall’Ente di Previdenza per gli Psicologi è stato letteralmente preso d’assalto, registrando più di 20.000 accessi giornalieri nei primi giorni di attività. E tra gli utenti dei servizi psicologici di “Vivere Meglio” ben il 70% ha fra i 16 e i 34 anni, ulteriore segnale della necessità di occuparsi di questa fascia della popolazione, esposta più di altre alla precarietà e all’incertezza.

«L’aumento medio del 28% dei redditi degli psicologi libero professionisti è lo specchio della crescita della professione in termini di visibilità, credibilità e di ruolo sociale – sottolinea il Presidente Del CNOP, David Lazzari. Dal sondaggio effettuato dal CNOP sulla comunità professionale era emerso un aumento medio del 39% dell’attività libero professionale degli iscritti all’Ordine ed ora ne vediamo le prime ricadute in termini economici. Un aumento distribuito su tutto il territorio nazionale, dove il Sud recupera in parte il gap nei confronti del Nord. La pandemia è stata l’occasione per far emergere con forza l’importanza degli aspetti psicologici e il CNOP ha saputo presentare proposte credibili che hanno comportato anche significativi stanziamenti pubblici per i bisogni psicologici della popolazione e per la professione. Sempre più cittadini si rivolgono con fiducia agli psicologi e non dobbiamo deludere queste aspettative, così come dobbiamo portare avanti l’impegno per un programma nazionale per il benessere psicologico che passi per la scuola, la sanità, il welfare e il mondo del lavoro».

Nel Sud che comincia a prendersi più cura del benessere psicologico, il dato più straordinario arriva dalla Sicilia, che segna un + 52,93%, facendo salire i redditi netti annui degli Psicologi da 8.592 a 13.140 euro. «Un aumento così significativo dei redditi degli Psicologi in Sicilia ci riempie di orgoglio, segnale che le azioni messe in campo dall’Ordine in questi anni di pandemia ha sortito gli effetti desiderati – osserva Gaetana D’Agostino, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sicilia. Il risultato è ancora più sorprendente perché avviene in una terra che è stata sempre fanalino di coda per i redditi medi degli psicologi e che ha dovuto faticare non poco per superare le resistenze nei confronti della nostra categoria professionale. Come Ordine regionale, in questi anni, abbiamo intensificato i rapporti istituzionali e lavorato per una capillare promozione della figura dello Psicologo e della tutela della salute pubblica. Visti gli ottimi risultati ottenuti, continueremo a operare ancora per contribuire alla crescita della professione e, di conseguenza, al benessere del nostro territorio».

La crescita dei redditi degli Psicologi rispecchia l’aumentata richiesta di aiuto psicologico a seguito delle difficoltà legate alla pandemia: come hanno registrato i dati pubblicati dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, c’è stato un incremento del 25% dei Disturbi Emotivi Comuni, in particolare ansia e depressione, e dopo la fase più acuta della pandemia, il lockdown, l’ansia è aumentata di un ulteriore 10%. Ma il dato è destinato a crescere ancora, a causa delle ulteriori incertezze entrate nel quotidiano dopo l’inizio della guerra Russia Ucraina.

La ricerca di Elma Research pubblicata in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2022, ha, infatti, rilevato che il 65% degli italiani ha dovuto fare i conti con un crescente e pervasivo disagio psicologico. «Nel 2021 gli italiani hanno usufruito di 1,7 miliardi di euro di prestazioni psicologiche, oltre il 25% in più rispetto al 2020 (1,2 miliardi di euro). Questi dati dimostrano l’enorme bisogno di Psicologia degli italiani, che sono però costretti a rivolgersi al mercato privato per l’insufficiente offerta da parte del sistema pubblico – commenta Federico Zanon, Vicepresidente ENPAP. La domanda dei cittadini dimostra che la Psicologia va considerata un servizio necessario, offerto dallo Stato. Dove questo avviene, come nel Regno Unito con il programma IAPT, è stato dimostrato che la psicologia funziona e ripaga il proprio costo perché fa risparmiare alla collettività i costi sociali dovuti al disagio psicologico».

Il Bonus Psicologi, attivato nel 2022 anche grazie a una petizione online che ha ottenuto centinaia di migliaia firme in pochissimi giorni, ha raccolto circa 395.000 domande, ma è in grado di soddisfarne poco più di 40.000. «Un numero ancora lontano da quello che sarebbe necessario coprire, visto il numero crescente di cittadini che oggi usano i servizi di psicologia e, soprattutto, il numero di coloro che non riescono ad accedervi perché ancora, nel nostro Paese, i servizi di Psicologia sono accessibili quasi esclusivamente nel privato – fa notare Felice Damiano Torricelli, Presidente di ENPAP. Si stima che i Disturbi Emotivi Comuni riguardassero, prima della pandemia, circa il 16% della popolazione (intorno a 10.000.000 di italiani) ma, oltre all’aumento collegato al Covid, vanno considerate anche tutte le persone con sintomi “sottosoglia”, quei disturbi che, pur necessitando di attenzione clinica e dell’attivazione di iniziative di prevenzione, vista la condizione di rischio, non soddisfano tutti i criteri per definire una diagnosi. E sono innumerevoli, soprattutto tra i giovani sotto i 35 anni, coloro che in questo periodo stanno vivendo difficoltà psicologiche, più o meno intense, nell’adattarsi alle variate condizioni della socialità e del lavoro oltreché alla tensione dovuta alla solitudine e alle preoccupazioni che si sono appropriate del nostro quotidiano. Queste persone sono solitamente ben consapevoli che interventi anche brevi e focalizzati potrebbero aiutarle a superare le difficoltà e a riprendere il loro cammino di vita, a rimettere in circolo i loro talenti, la loro creatività, la loro intelligenza, al servizio di loro stessi e del Paese. Ma non possono permettersi la spesa che dovrebbero affrontare perché è quasi impossibile trovare la disponibilità di uno Psicologo nel Servizio Sanitario pubblico».

 

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