8 Gennaio2025

Formazione: realtà virtuale, AI e apprendimento collaborativo, i trend del 2025

formazione

Formazione del personale, i 5 trend per il 2025 secondo Mobietrain

MobieTrain, la piattaforma di microlearning che rende la formazione del personale in prima linea accessibile ovunque e in qualsiasi momento, ha individuato cinque trend che caratterizzeranno il futuro dell’apprendimento e dello sviluppo professionale dei team a contatto con i clienti.

“Il 2025 segnerà un punto di svolta per la formazione dei team in prima linea. Tecnologie come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento collaborativo non saranno più un’opzione, ma strumenti essenziali per creare team preparati e motivati. Queste innovazioni non solo migliorano l’efficacia della formazione, rendendola più coinvolgente e personalizzata, ma rispondono anche alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione, dove l’aggiornamento delle competenze è fondamentale per la crescita personale e organizzativa. In MobieTrain, la nostra missione è chiara: non solo offrire tecnologia all’avanguardia, ma anche ispirare una cultura dell’apprendimento continuo, indispensabile per competere in un mercato sempre più veloce e imprevedibile.” – commenta Laura Fornaroli, Marketing Manager di MobieTrain.

1. Realtà virtuale e aumentata: l’apprendimento immersivo diventa realtà

La formazione immersiva non è più un’idea futuristica, ma una realtà concreta. In contesti critici, come la gestione di un cliente insoddisfatto durante il pienone del sabato sera o l’ottimizzazione dei processi in cucina per ridurre i tempi di attesa, la realtà virtuale consente di addestrare il personale in ambienti simulati senza rischi reali. Parallelamente, la realtà aumentata offre supporto pratico in tempo reale, ad esempio permettendo a un responsabile di sala di consultare procedure di emergenza direttamente da un tablet mentre affronta situazioni impreviste.

2. Nanolearning: quando la formazione è veloce, funziona

Quanto tempo può dedicare un team alla formazione tra un turno e l’altro? Poco. Il nanolearning offre brevi sessioni formative di 3-5 minuti che possono essere fruite durante una pausa. Si tratta di strategie pratiche, come tecniche di upselling o protocolli di sicurezza alimentare, che fanno la differenza nella qualità del servizio. Grazie all’intelligenza artificiale, è possibile creare percorsi di nanolearning ottimizzati per ciascun team, ruolo e livello, garantendo esperienze personalizzate e sempre più efficienti.

3. Apprendimento collaborativo: il potere del confronto

In un ambiente competitivo, la collaborazione fa la differenza. I migliori team condividono idee e strategie per migliorarsi a vicenda. Un esempio pratico: un manager può organizzare sessioni di condivisione in cui i camerieri discutono le loro tecniche migliori per incrementare le vendite, o gli chef si scambiano consigli per ridurre gli sprechi. Le piattaforme di apprendimento collaborativo favoriscono questi momenti, creando un team coeso, motivato e pronto ad affrontare ogni sfida. Un team unito è un team che eccelle.

4. Formazione guidata dai dati: l’efficienza prima di tutto

Come sapere se l’investimento nella formazione sta davvero funzionando? Nel 2025, i dati saranno una risorsa indispensabile. Le piattaforme avanzate monitorano i progressi, individuano le lacune e suggeriscono percorsi formativi personalizzati. Se, ad esempio, si osserva che il tempo medio di servizio al tavolo sta diminuendo o che ci sono errori frequenti alla cassa, i dati permettono di agire tempestivamente. Con l’intelligenza artificiale, ogni comportamento viene analizzato, per garantire che la formazione sia non solo mirata, ma anche strategica.

5. Contenuti creati dai dipendenti: il valore dell’esperienza diretta

I dipendenti sono i primi esperti delle dinamiche aziendali e soprattutto della relazione con i clienti. Nel 2025, la formazione peer-to-peer sarà al centro dell’apprendimento. I team in prima linea potranno creare tutorial, video pratici e guide per ottimizzare operazioni quotidiane, migliorando così la qualità del lavoro e la performance complessiva. Con questo approccio, ogni membro del team diventa ambasciatore del sapere interno, promuovendo l’eccellenza operativa.

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