Novità importanti per la Cassa dei consulenti del lavoro in materia di ricongiunzione e contribuzione volontaria
Grazie ai risultati positivi portati a casa da Enpacl nel 2018 che hanno visto l’ente chiudere lo scorso anno con ricavi pari a 250 milioni, per un patrimonio di 1,2 miliardi di euro, dal 1 gennaio 2020 la Cassa dei Consulenti del Lavoro erogherà trattamenti più alti. Tale aumento sarà possibile poiché i contributi in eccesso previsti da Enpacl e da dover ricongiungere non verranno più incassati dall’Ente stesso ma andranno ad aumentare la pensione e a maturare l’anzianità del singolo. Inoltre, l’assegno sarà ancora più lauto grazie alla possibilità di portare in Enpacl anche altri periodi contributivi, passaggio proficuo per il quale si prevede già circa il 62% di iscritti interessati a questa tipologia di ricongiungimento. Ulteriore novità “rivoluzionaria” è la contribuzione volontaria per coloro i quali sono iscritti ad altre Casse: ora sarà infatti possibile aggiungere versamenti volontari andando a maturare una pensione di scorta.
Altri importanti cambiamenti riguardano la rateizzazione dei pagamenti, i quali potranno essere suddivisi in 60 differenti rate. A subire una diluizione saranno poi tutte le rateazioni connesse ai debiti contributivi, con un limite massimo da 5 a 7 anni. I consulenti del lavoro in condizioni di mora potranno volontariamente pagare i debiti relativi all’anno precedente con una riduzione delle sanzioni pari al 70% e con un patteggiamento entro un mese che possa diminuire ulteriormente la sanzione.
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Novembre 18, 2024