G.I.D.P. Associazione Direttori Risorse Umane, ha presentato la XXIII edizione dell’Indagine sui Neolaureati. Lo scopo della survey è quello di offrire una fotografia su processi di ricerca, selezione, formazione, assunzione, retribuzione, retention e dimission dei giovani neolaureati assunti nelle aziende associate a GIDP
G.I.D.P., Associazione Direttori Risorse Umane, ha presentato la XXIII edizione dell’Indagine sui Neolaureati analizzando i fenomeni e i processi innovativi e di trasformazione delle organizzazioni inerenti alla digitalizzazione, allo smartworking, al well-being, all’attenzione al worklife balance, al welfare e alla sostenibilità. A fornire le linee guide di questo identikit sono stati i Direttori HR* appartenenti al network G.I.D.P. e al network JOB FARM.
“I dati della survey” afferma Marina Verderajme Presidente Nazionale GIDP “ci restituiscono una fotografia in cui si intravedono da parte dei giovani richieste chiare di nuovi modelli di lavoro ibridi, in cui, oltre a retribuzione e qualità del lavoro, nella scala delle priorità entra a pieno titolo il worklife balance e il desiderio di essere maggiormente protagonisti del progetto di business aziendale sia in termini di partecipazione sia in termini di condivisione dei valori aziendali sui temi ESG. Siamo di fronte ad una “nuova coscienza e consapevolezza del lavoro” e del valore del proprio (ma anche collettivo) benessere. Sul fronte delle direzioni del personale, notiamo uno sforzo di riorganizzazione in risposta a queste nuove esigenze con maggiore attenzione alla stabilizzazione dei neo-inseriti attraverso l’aumento dei CTI con aumenti e adeguamenti retributivi, mentre le risposte alla richiesta di flessibilità, lavoro per obiettivi, non è ancora percepito come priorità e va accompagnato da un percorso di cambiamento culturale in stretta sinergia con i vertici aziendali”.
RICERCA E SELEZIONE NEODIPLOMATI/NEOLAUREATI
La maggior parte dei rispondenti (84,42%) dichiara di avere effettuato negli ultimi 6 mesi nella propria azienda almeno un inserimento/assunzione di stagisti/apprendisti o di aver assunto neolaureati/neodiplomati. Nello specifico, l’83,08% ha sia inserito stagisti e apprendisti, sia assunto neolaureati e/o neodiplomati. Il 3,08% ha inserito solo stagisti, a differenza del 16,39% del 2021. Infine, il 13,84% delle aziende rispondenti ha solo assunto neolaureati e/o neodiplomati. Il 27,69% dichiara che non c’è prevalenza di un canale nella ricerca di stagisti/neolaureati.
I rapporti con le Università attraverso Placement/pubblicazione offerte lavoro&stage sul portale/Career day rimangono comunque il canale più utilizzato e costituisce il 26,15%. Si confermano come terzo canale le Agenzie per il lavoro/società di consulenza e selezione (18,46%). In diminuzione rispetto al 2021 la percentuale di aziende che ha fatto affidamento sui social network, come Linkedin e Facebook, che rappresentano il 9,23% dei canali più utilizzati negli ultimi 6 mesi, contro il 12,12% del 2021. Inoltre l’ 84,62% dichiara che il canale utilizzato nella propria azienda non è cambiato rispetto al periodo Pre Covid.
I candidati, in fase di colloquio, si mostrano più interessati a fare domande in primis sulla retribuzione prevista ed eventuali benefit, a seguire sul tipo di mansione prevista e attività da svolgere e subito, al terzo posto, a tematiche come smart working, work life balance e orario flessibile/lavoro per obiettivi.
Agli HR è stato chiesto proprio di indicare se e quanto gli aspetti sopra citati vengono sviluppati all’interno delle organizzazioni ed emerge un podio diverso: al primo posto troviamo per le aziende il tipo di mansione prevista e attività da svolgere, poi la retribuzione prevista ed eventuali benefit e al terzo posto la gestione del lavoro con colleghi/superiori. Per le aziende, tematiche come smart working, work life balance e orario flessibile/lavoro per obiettivi sono solo al quinto posto.
Riguardo alle politiche ESG i giovani hanno dato più importanza alla dimensione sociale (44,62%). In particolare emerge l’interesse per il finanziamento di progetti rivolti alla comunità e il coinvolgimento dei dipendenti in attività di volontariato. Al secondo posto si posiziona la dimensione ambientale (32,31%) e infine la governance (23,07%).
INSERIMENTO STAGISTI
La quasi totalità dei rispondenti ha previsto un rimborso spese per gli stagisti (solo il 5,26% conferisce solo buoni pasto o la possibilità di usufruire della mensa aziendale, ma si tratta ormai solo di stage curriculari e/o particolari tipi di stage che esulano dall’obbligo del compenso); in particolare, il 14,04%, prevede la sola indennità di stage, mentre, in aggiunta al rimborso spese, il 47,37% prevede anche i buoni pasto e il 29,82% la possibilità di usufruire della mensa aziendale.
L’ammontare del l’indennità di stage mensile varia dai 450 ai 600 Euro per il 26,42%, dai 601 agli 800 Euro per il 47,16% e dagli 801 ai 1000 Euro per il 26,42%.
Al termine del periodo di stage effettuato in azienda, il 12,07% delle aziende ha assunto tutti i giovani in questione, mentre il 12,07% (in diminuzione rispetto al 24% del 2021) non ha assunto alcun giovane e il 75,86% ne ha assunto solo una parte. Le motivazioni di chi ha scelto di non assumere sono da ricondurre al fatto che giovani e azienda erano concordi nel ritenere lo stage solo un’esperienza formativa, come afferma il 52,38% delle aziende. La seconda motivazione addotta per la mancata assunzione è che i giovani non erano adatti (28,58%). Il 9,52% delle aziende ha affermato che la posizione non era vacante e il 4,76% che i giovani hanno trovato un’altra opportunità di lavoro.
ASSUNZIONI NEOLAUREATI/NEODIPLOMATI
La forma contrattuale maggiormente utilizzata in questi primi sei mesi del 2023 nel momento in cui i neolaureati/neodiplomati sono stati assunti, è il tempo determinato 31,82%, che sorpassa l’apprendistato professionalizzante (29,55%, rispetto al 33,33% al 2021). Aumenta la percentuale di aziende che ricorre al tempo indeterminato (29,55%, contro il 13,73% del 2021). Il 9,08% ha infine dichiarato di fare ricorso al contratto temporaneo tramite Agenzia del Lavoro.
Nel 63% dei casi viene data possibilità ai neoassunti di ricorrere allo smart working, privilegiando in assoluto una media di 2 giorni a settimana (2 giorni a settimana 28,58%; 1 giorno 19,05% e 3 giorni 14,29%).
RETRIBUZIONI
Come nelle precedenti edizioni, i CCNL maggiormente diffusi tra i rispondenti sono Commercio/Servizi (36,96%) e metalmeccanico (23,91%).
Per il CCNL Commercio/Servizi la retribuzione annua lorda del neolaureato all’inserimento (25.945€) è aumentata rispetto al 2021 (24.230€). In notevole aumento anche la retribuzione all’inserimento per il CCNL metalmeccanico (28.495€, rispetto ai 24.527€ del 2021).
Il settore del Commercio/Servizi è più propenso (84,62%) rispetto al metalmeccanico (50%) a prevedere un piano retributivo di carriera per i neolaureati inseriti (senza considerare gli aumenti previsti per Legge). La retribuzione incrementale prevista dopo 3 anni dall’assunzione è di 30.197€ per il CCNL Commercio/Servizi, 33.800€ per i Metalmeccanici.
INSERIMENTO NEOLAUREATI E STAGISTI NEI PROSSIMI 6 MESI
Per i prossimi 6 mesi ben l’80,25% ha affermato che inserirà stagisti e/o assumerà neodiplomati/neolaureati e la quasi esatta metà di questi (40,74%) ne inserirà oltre 5.
Il 60,29% dei rispondenti afferma che per i prossimi 6 mesi gli inserimenti di stagisti e/o assunzioni di neodiplomati/neolaureati saranno uguali in termini quantitativi agli ultimi 6 mesi. Il 23,53% inserirà più persone e il 16,18% ne inserirà di meno.
L’85,51% delle aziende dichiara che nei prossimi 6 mesi non cambierà nulla in fase di ricerca, selezione, inserimento dei giovani neodiplomati/neolaureati. Fra coloro che intendono invece apportare cambiamenti (14,49%) emerge con forza l’esigenza di una maggiore integrazione con le Università e le Scuole Superiori (7,61%).
*La ricerca di G.I.D.P. (www.gidp.it), è stata effettuata ponendo 37 domande ad un campione di Direttori del Personale iscritti all’Associazione o di aziende clienti di Job Farm, appartenenti ad importanti realtà imprenditoriali: le aziende in questione sono, infatti, caratterizzate dalle grandi dimensioni (il 48,05% conta oltre 500 dipendenti) e sono, per quanto concerne la proprietà, soprattutto S.p.A. (38,96%). Per la maggior parte collocate al Nord (61,04%) o multilocalizzate (25,97%). Le imprese operano in numerosi settori merceologi, altamente differenziati tra loro. Si passa dal 18,18% dell’industria meccanica, al 9,09% di servizi alle imprese e terziario innovativo e all’6,49% del commercio.
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Novembre 18, 2024