22 Luglio2024

Il Coaching Post Maternità: un investimento strategico per il benessere delle donne e la crescita aziendale

 

Intervista a Fabiana Carioli HR Director GRENKE LOCAZIONE

GRENKE Italia è una società specializzata nel noleggio operativo di beni strumentali per il business, con una posizione di leadership nel proprio segmento di mercato. Si rivolge soprattutto a Piccole e Medie Imprese, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo italiano.

GRENKE conta oltre 200 persone tra l’headquarter di Milano, una sede a Roma ed una presenza commerciale capillare sull’intero territorio.

La gamma di soluzioni noleggiabili è estremamente vasta e comprende: hardware, software, attrezzature Ho.Re.Ca, elettromedicali, macchinari e tecnologie per una transizione ecologica delle PMI, come impianti fotovoltaici e charger per mobilità elettrica.

Quanto è importante per GRENKE supportare le donne che rientrano nel mondo del lavoro dopo il congedo di maternità?

Per GRENKE sostenere le donne che rientrano nel contesto lavorativo dopo il congedo per dedicarsi al nuovo ruolo di vita è di fondamentale importanza.

Nutriamo la convinzione che questa fase sia di cruciale non solo per il benessere della persona, ma anche per il successo a lungo termine dell’intera organizzazione.

Si tratta di una fase molto delicata e critica e crediamo fortemente che debba essere sostenuta e accompagnata da strumenti e risorse dedicati, in modo che possa generare valore per tutte le parti coinvolte. È in questo contesto che da anni abbiamo implementato un processo di reinserimento che prevede strumenti personalizzati a seconda delle esigenze, che vanno da modelli di lavoro flessibili ad una palestra formativa per rendere le mamme consapevoli delle competenze allenate nel loro ruolo di cura.

Chi ricopre incarichi di leadership, ma anche l’intero team, è coinvolto in questo processo di ri-accoglienza perché la costruzione di un ambiente favorevole alla genitorialità e in generale al riconoscimento dei ruoli di vita della persona, deve essere una responsabilità condivisa; di ciascun componente dell’organizzazione e non solo una politica di HR.

Ci impegniamo costantemente ad aiutare le persone nell’ottenere il miglior equilibrio possibile tra le esigenze della vita professionale e familiare, cercando di creare e mantenere un ambiente di lavoro inclusivo e sostenibile.

Quali sono i principali ostacoli che le mamme devono superare quando tornano al lavoro?

Questa domanda mi consente di evidenziare l’importanza dell’ascolto e del rendersi disponibili a mantenere una connessione con le colleghe in maternità per comprendere l’evoluzione della loro situazione personale in modo da poter rispondere in maniera concreta ed autentica alle loro esigenze.
Sono molte le sfide che, parlando con colleghe e amiche, ho potuto raccogliere.
Alcune che ho trovato particolarmente stimolanti e frequenti nell’ultimo anno sono le seguenti:

Una dicotomia interiore tra il senso di colpa nello staccarsi dai propri figli e il desiderio di tornare al lavoro, recuperando una dimensione e un ruolo fondamentali nella loro vita. Questa ambivalenza di emozioni, che le fa sentire “frammentate”, è molto frequente e provoca una destabilizzazione che accresce uno stato di ansia e timore che generalmente caratterizzano il rientro. È fondamentale normalizzare il desiderio di “riprendere in mano la propria vita” e, in questo senso, personalmente ritengo il coaching lo strumento più adeguato, in aggiunta al confronto con persone che stanno vivendo esperienze simili.

Abbiamo appreso di situazioni di depressione post-partum che hanno generato molta sofferenza. In questo caso, credo sia fondamentale smitizzare la maternità come momento esclusivamente caratterizzato da felicità e pienezza, diffondendo consapevolezza sulle diverse situazioni psico-fisiche che possono intervenire e che sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare. Purtroppo, c’è generalmente ancora uno stigma sul tema della salute mentale, che non facilita il racconto della propria esperienza, se non positiva. Per questo, stiamo lavorando intensamente per creare un contesto in cui si possa parlare apertamente di salute mentale, oltre ad un progetto per la creazione di webinar che aiutino a diffondere conoscenza sulle fasi evolutive della donna, compreso il periodo del post-partum, momento in cui la donna spesso si sente “abbandonata a sé stessa”.

Benché i nostri colleghi uomini siano sempre più coinvolti e protagonisti nel vivere il loro ruolo genitoriale e con molta più intensità che in passato, ci sono momenti sfidanti che solo le donne si trovano a vivere. Per questo, è davvero importante che tutto l’ecosistema sia educato rispetto al tema della genitorialità, della maternità e del caring in generale, agendo in maniera sinergica e coerente.

Intervista a Patrick Forestieri Founder e CEO di Noema HR

Noema HR opera da 15 anni per la valorizzazione del capitale umano nelle aziende offrendo servizi quali: formazione, coaching, teambuilding, HR consulting, D&I Consulting.

Come può supportare il coaching le neomamme che rientrano al lavoro?

Il coaching rappresenta un supporto fondamentale per le neomamme che rientrano al lavoro. Attraverso sessioni individuali, il coaching aiuta a gestire lo stress e le sfide legate alla conciliazione tra vita professionale e familiare. Le neomamme possono sviluppare strategie per migliorare la gestione del tempo, aumentando la produttività e riducendo l’ansia. Inoltre, il coaching favorisce la costruzione di fiducia nel manager e in sé stesse, supportando il raggiungimento di obiettivi professionali senza sacrificare il benessere personale.
Già nell’incontro iniziale, dove partecipa anche il manager, si inizia un lavoro fondamentale di sviluppo di maggiore consapevolezza sulle reciproche aspettative.
Importantissima è anche la capacità del coaching di facilitare nelle neomamme il riconoscimento delle competenze sviluppate nel corso della propria maternità.
Un coach può offrire anche supporto emotivo, creando uno spazio sicuro per esprimere dubbi e preoccupazioni, promuovendo così un rientro al lavoro più sereno e consapevole.

Quali sono i vantaggi che un’organizzazione può ottenere da questa attività?

I vantaggi sono davvero numerosi:

  • Riduzione del turnover: supportando le neomamme, l’azienda può aumentare la retention delle dipendenti, riducendo i costi associati alla ricerca e alla formazione di nuovo personale.
  • Aumento della produttività: il coaching aiuta le neomamme a gestire meglio il tempo e lo stress, migliorando la loro efficienza e concentrazione sul lavoro.
  • Miglioramento del morale: le donne che si sentono supportate sono più motivate e soddisfatte, contribuendo a un ambiente di lavoro positivo.
  • Promozione dell’equilibrio vita-lavoro: il coaching facilita la conciliazione tra vita professionale e familiare, riducendo il rischio di burnout e migliorando il benessere generale delle dipendenti.
  • Fidelizzazione e loyalty: le donne che ricevono supporto durante il rientro al lavoro sono più propense a sviluppare un forte senso di appartenenza e lealtà verso l’azienda.
  • Attrattiva aziendale: offrire percorsi di coaching post maternità rende l’azienda più attraente per potenziali talenti, soprattutto in un mercato del lavoro competitivo.
  • Supporto alla diversità e inclusione: implementare tali programmi dimostra l’impegno dell’azienda verso la diversità e l’inclusione, migliorando la sua reputazione e cultura organizzativa.
  • Crescita professionale: il coaching non solo supporta le neomamme nel rientro, ma anche nel loro sviluppo professionale, aiutandole a raggiungere i loro obiettivi di carriera.

 

GRENKE da sempre è particolarmente attenta a questi temi e subito ha colto l’importanza di cogliere i vantaggi che si possono ricavare dal coaching quale leva fondamentale per la crescita delle proprie persone.

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