Intervista a Daniele Damele Presidente FASI – Fondo assistenza sanitaria integrativa
In occasione della presentazione ai propri iscritti programmata domani sul sito del fondo e moderata da Francesca Parisella, abbiamo chiesto al presidente di FASI Daniele Damele di fare il punto sull’importanza della sanità integrativa nelle strategie di welfare aziendale.
Negli ultimi 5 anni, a partire dall’anno della pandemia, quante e quali aziende hanno introdotto un piano di sanità integrativa?
Il Fasi non dispone di dati specifici sul numero e sull’identità delle aziende che hanno introdotto un piano di sanità integrativa negli ultimi cinque anni, perché il nostro modello non prevede ‘piani sanitari’. Il Fasi opera attraverso un Nomenclatore Tariffario, uno strumento altamente flessibile e in continua evoluzione, che consente di rispondere in modo efficace e tempestivo ai bisogni sanitari della popolazione assistita. Il Nomenclatore viene aggiornato semestralmente, non solo per adeguarsi ai cambiamenti del contesto sanitario, ma anche per anticipare l’evoluzione dei bisogni assistenziali, in un contesto in continua trasformazione. Questo approccio ci permette di garantire un supporto sanitario mirato, equo e sostenibile, indipendentemente dall’azienda di appartenenza, assicurando ai nostri iscritti un accesso sempre più efficace alle cure e alla prevenzione.
Quali sono le coperture sanitarie più richieste che coprono le lacune del SSN?
Desidero innanzitutto sottolineare il ruolo sussidiario e integrativo dei Fondi sanitari rispetto al Servizio Sanitario Nazionale. La sanità integrativa, di cui il Fasi è un pilastro fondamentale, non si sovrappone al SSN, ma lo affianca e lo rafforza, garantendo un accesso più tempestivo, mirato ed efficace alle cure. Il Fondo, come già evidenziato, non prevede piani sanitari, ma un Nomenclatore Tariffario costantemente aggiornato, che definisce le prestazioni rimborsabili, in egual misura, per i dirigenti in servizio, i pensionati e le loro famiglie. Il Fasi inoltre garantisce un importante sostegno anche per i soggetti più fragili attraverso le tutele di Fasi Non Autosufficienza e promuove attivamente la prevenzione con 17 pacchetti sanitari completamente gratuiti. Un’attenzione particolare è riservata anche alle prestazioni odontoiatriche, che vengono continuamente potenziate, garantendo pari livelli di rimborso sia per la forma diretta sia per quella indiretta. Nell’ultimo triennio, il Fasi ha introdotto nuove prestazioni e aumentato le tariffe di rimborso di quelle già esistenti per un totale di 113 milioni di euro. Per il 2025, è previsto l’incremento delle tariffe di rimborso di 80 prestazioni e l’inserimento di 83 nuove voci nel nostro Nomenclatore Tariffario. Questo continuo aggiornamento testimonia l’impegno del Fondo nell’offrire un supporto sanitario sempre più completo ed efficace per i propri assistiti.
Quanto è importante il ruolo degli HR?
Il Fasi non ha un rapporto diretto con le funzioni HR delle aziende aderenti, ma riconosce il ruolo che queste possono svolgere nella diffusione della cultura del welfare sanitario all’interno delle imprese. In questo contesto, una comunicazione chiara e strutturata può contribuire a valorizzare i benefici offerti dal Fasi, favorendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della sanità integrativa. Le tutele sanitarie integrative, inoltre, sono uno dei principali elementi di contrattazione nel mercato del lavoro privato, e possono, se opportunamente gestite e valorizzate, rappresentare un fattore importante nelle strategie di employer retention utilizzate dalle imprese di tutte le dimensioni per fidelizzare e mantenere i talenti in azienda.
Come valutate l’impatto di queste politiche di welfare integrativo sulla popolazione aziendale e quali sono i risultati finora raggiunti?
Il nostro impegno è quello di offrire prestazioni sanitarie che rispondano alle esigenze degli iscritti, affiancando e integrando il Servizio Sanitario Nazionale. Il crescente numero di aziende aderenti al Fondo e il crescente utilizzo delle prestazioni e tutele previste all’interno del nostro Nomenclatore dimostrano quanto sia importante, oggi più che mai, investire nella salute per tutelare il benessere dei dirigenti e supportare la continuità e la competitività delle imprese. Gli strumenti di welfare aziendale, inoltre, sono un esempio di strategia win-win: a trarne beneficio sono tutti gli attori coinvolti a cominciare dall’azienda stessa, ai lavoratori, al territorio dove è ubicata l’impresa e quindi la collettività che vi risiede.
Perché spendere nella sanità integrativa oggi vuol dire investire nel futuro di domani?
Investire nella sanità integrativa oggi significa garantire un futuro più sicuro e sereno. Offrire coperture sanitarie non solo tutela la salute dei dipendenti, ma rappresenta anche un investimento strategico per l’azienda, promuovendo un ambiente di lavoro più sano e produttivo. Il Fasi, con il suo modello mutualistico, continua a evolversi per offrire risposte concrete alle nuove sfide della sanità, mettendo al centro il valore delle persone e delle imprese.
Lucia Medri
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Novembre 18, 2024