Covip pubblica i dati statistici relativi alla previdenza complementare in riferimento al mese di dicembre 2021
Sfiorano i nove milioni gli iscritti alle forme di previdenza complementare a fine 2021. Per l’esattezza 8,8 milioni, per un totale di 9,7 milioni di posizioni aperte (+4,3% rispetto al 2020): un iscritto ovviamente può aderire a più fondi. Oltre quattro quinti della crescita è da imputare ai fondi contrattuali (negoziali) che prevedono l’automatica adesione per i nuovi assunti. Crescono anche le adesioni ai fondi aperti, meno forte la spinta verso i Pip. Sono alcuni dei dati offerti dall’ultimo report pubblicato da Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione.
Nel corso del 2021 i contributi incassati complessivamente dal sistema sono stati di 13,3 miliardi di euro, il che porta a un patrimonio complessivo destinato alle prestazioni pari a 212,6 miliardi.
Continuano le buone performance sui rendimenti. Migliori risultati per le linee esposte verso l’azionario. Complessivamente – al netto dei costi di gestione e della fiscalità – i rendimenti sono stati del 4,9% per i fondi negoziali e del 6,4% per i fondi aperti. Oltre l’11% per i Pip di ramo III. Valutando il rendimento su orizzonti più propri del risparmio previdenziale (nei dieci anni che vanno dal 2012 al 2021) il rendimento medio composto è stato del 4,1% per i fondi negoziali, del 4,6% per i fondi aperti e del 5% per i Pip di ramo III. Performance che si confrontano con il più modesto rendimento dell’1,9% del Tfr.
Marco Barbieri
L’educazione finanziaria potenzia il welfare aziendale
Novembre 18, 2024