In occasione dello Starting Finance Investment Meeting, l’evento finanziario dedicato alla GenZ che si è tenuto a Milano i primi di ottobre e che ha registrato più di mille presenze tra gli under 35, abbiamo intervistato Marco Scioli – co-founder, insieme a Edoardo Di Lella, e presidente di Starting Finance
L’educazione finanziaria è, anche, una questione generazionale? Quanto è necessaria adesso?
L’educazione finanziaria è sicuramente una questione generazionale. I giovani italiani, rispetto ai coetanei degli altri paesi europei, possiamo definirli analfabeti sulle materie finanziarie e non a caso, l’Italia è ultima in classifica tra i paesi del G7. Questo rende necessario un intervento immediato, partendo dall’insegnamento dell’educazione finanziaria nelle scuole, un primo passo che va fatto e bene, non con i tomi sulla finanza e con le classiche lezioni frontali dei professori, ma con un linguaggio interattivo, fresco con contenuti che possano coinvolgere gli studenti (di recente pubblicazione il testo unico firmato Starting Finance, edito da Gribaudo del gruppo Feltrinelli dal titolo Instant Finance – La finanza e l’economia semplici, comprensibili, indispensabili. Per tutti ndr). Ritengo che sia importante partire fin dalla giovane età scolastica, per fare in modo che i giovani abbiano davanti a loro un orizzonte temporale per lavorare anche sulla gestione dei propri risparmi e degli investimenti futuri.
Per quali esigenze è nata la Corporate Academy?
La Corporate Academy nasce da un’esigenza precisa, emersa dal rapporto Edufin2022, in cui è stato osservato che il 79% degli italiani vorrebbe l’educazione finanziaria sul posto di lavoro. Starting Finance ha così deciso di dar vita alla Corporate Academy per formare su tematiche finanziarie il maggior numero di dipendenti di aziende in Italia, ricalcando il metodo che già usiamo per insegnare le materie finanziarie ai giovani sui social o nelle università; in questo caso, i dipendenti li formiamo sul posto di lavoro dove passano gran parte del proprio tempo.
Non solo aziende, ma anche persone: qual è la strategia per entrambi?
La nostra prima area di formazione è quella B2C, dove abbiamo formato più di 5mila studenti. Offriamo sia corsi per avvicinare i giovani al mondo degli investimenti consapevoli, utili per imparare a gestire un proprio portfolio e a risparmiare, sia corsi per aiutarli a costruire un bagaglio di skills fondamentali per avere successo nel mercato del lavoro con corsi come Excel for finance o Phyton. Dopo che tanti studenti hanno partecipato al corso B2C, abbiamo portato questa formula formativa, già molto apprezzata, in un contesto aziendale e da qui è stata sviluppata la Corporate Academy.
Alcuni numeri riguardo alla formazione: le vostre azioni che impatto hanno generato finora nelle realtà e con le persone con cui siete entrate in contatto? E quali risultati auspicate?
Negli ultimi 3 anni abbiamo formato oltre 5mila studenti con un grado di soddisfazione del 97% e questo è un risultato importante perché abbiamo dato a questi studenti la possibilità di iniziare a gestire le proprie risorse, i propri investimenti e risparmi. Una quantità incredibile di ex studenti continua a ringraziarci perché ha iniziato ad avere una gestione delle proprie risorse molto più attenta e oculata, tenendo conto dei costi e dei ricavi e hanno iniziato ad investire oltre che a risparmiare i propri soldi. Grandissimo livello di soddisfazione anche da parte degli studenti che formiamo sulle skills adatte per l’accesso al mondo del lavoro, ragazzi, che grazie ai nostri corsi di formazione hanno avuto un tasso di successo ai colloqui molto più alto, vicino all’87 % e questo gli ha consentito di entrare a lavorare in aziende del settore finanziario come Blackrock, Unicredit e diverse altre realtà conosciute nel settore.
Lucia Medri
L’educazione finanziaria potenzia il welfare aziendale
Novembre 18, 2024