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07 Aprile 2023

Certificare la propria capacità inclusiva per generare valore. La best practice Lavoropiù

Lavoropiù

Lavoropiù S.p.A. ha ottenuto significativi riconoscimenti in merito alle politiche di Diversity&Inclusion. A seguito di questo risultato, abbiamo intervistato Angela Balducci Sustainability Manager di Lavoropiù e Patrick Forestieri CEO di Noema HR che ha accompagnato Lavoropiù nell’ottenimento delle certificazioni

Il 24 Marzo 2023 Lavoropiù S.p.A. Agenzia per il Lavoro, ha conseguito una doppia certificazione sulla propria capacità inclusiva. Nello specifico ha ottenuto, dall’organismo di certificazione KIWA, l’attestazione ISO 30415:2021 Diversity & Inclusion Management riconosciuta in 165 Paesi e la certificazione italiana UNI PdR 125/22 sulla Parità di genere.

Questi riconoscimenti testimoniano un impegno consolidato su tutti i temi della sostenibilità nonché sugli obiettivi dell’Agenda 2030 che Lavoropiù Agenzia per il lavoro con capitale interamente italiano ma con un forte respiro internazionale ha fatto assolutamente propri.

Angela Balducci. Quali sono le ragioni di questo impegno?

Lavoropiù da numerosi anni porta avanti progetti per l’inclusione femminile sul territorio con importanti stakeholder, quali università ed istituzioni. Il desiderio di certificarsi nasce dalla volontà di mettere a sistema tutta una serie di iniziative sull’inclusione per misurarne l’impatto ed identificare nuove aree di miglioramento. Inoltre, riteniamo che per la natura delle nostre attività dobbiamo per primi dare evidenza del nostro impegno e rappresentare uno stimolo per i nostri clienti che desiderano valorizzare la risorsa più importante, le loro persone.

Patrick Forestieri. Perché è importante certificare la capacità inclusiva di un’organizzazione?

Le ragioni sono molte e molto concrete. Non sono solo di natura etica ma di sostenibilità e performance complessiva aziendale. Alcune di esse:

  • per darsi un approccio strutturato alla valorizzazione delle diversità ed al miglioramento continuo della propria capacità inclusiva, uscendo così dalla logica delle iniziative one shot.

  • Per sviluppare la prestazione dell’organizzazione. Molti studi tra i quali anche quello effettuato da Deloitte The diversity & inclusion revolution dimostrano che un’azienda inclusiva è 6 volte più innovativa e più agile per capacità di adattamento e triplica la sua performance e raddoppia i suoi risultati economici.

  • Per avere un engagement diffuso. Una popolazione aziendale che percepisce l’impegno aziendale e si sente concretamente inclusa metterà più impegno e coinvolgimento rispetto al raggiungimento degli obiettivi affidati

Angela Balducci. Come proseguirà l’impegno di Lavoropiù su questi temi?

Per Lavoropiù questo traguardo di cui andiamo fieri rappresenta anche un punto di partenza per diffondere sempre di più nel nostro tessuto organizzativo un circolo virtuoso sui temi dell’inclusione e delle Pari Opportunità che coinvolga i nostri clienti e partner. Vogliamo avere un impatto su questi temi che vada ben oltre i confini aziendali per sviluppare contesti sociali più inclusivi e dunque sostenibili.

Patrick Forestieri. A chi ci si può rivolgere per certificare la propria capacità inclusiva e la Parità di Genere?

L’eco-sistema ISO, con la ISO 30415:2021 riconosciuta in 165 Paesi e la Prassi di Riferimento 125/22, rappresenta il modello universalmente più riconosciuto al quale affidarsi. Quando si parla di un ecosistema di certificazione affidabile, non riguarda solo l’aspetto di normazione (ISO e UNI) ma anche il tema degli organi preposti alla verifica delle compliance delle organizzazioni alle norme sulle quali richiedono di certificarsi.

Affidarsi all’ecosistema ISO significa poter contare su Organismi di Certificazione accreditati che hanno il compito di verificare, attraverso degli audit, la compliance dell’impresa alla norma ponendosi seriamente all’interno di un processo di verifica e certificazione.

Le aziende che desiderano certificarsi possono acquistare lo standard (ISO 30415:2021 o UNI PdR 125/22) che hanno scelto direttamente sul sito dell’ISO o dell’UNI. Successivamente contattare un Organismo di certificazione accreditato per pianificare un audit per ottenere la certificazione e se lo desiderano farsi accompagnare da una società di consulenza esperta in questo settore.

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